MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...
qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono

... contiene espressioni di superbia,
arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...

... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



venerdì 1 agosto 2008

Amarcord

Tra una minkiata e l'altra, tra noi minkioni di vecchia data, ci siamo scambiati dei dolci ricordi, legati alla nostra fanciullezza; quel periodo in cui si formava la nostra coscienza di uomini. In un'epoca in cui vige la dura legge dello spritz come aperitivo, è tornato in noi il ricordo del Punt e Mes. Chi lo ricorda per le mignon, chi per il mitico posacenere, chi per la reclame accattivante. Ma in fondo, dell'aperitivo ci interessa ben poco, sebbene glorioso, ma di quel periodo che non c'è più. Periodo in cui non eravamo ipnotizzati dalla televisione, periodo in cui tra ragazzi ci si picchiava senza tanti convenevoli e mai nostro padre si sarebbe sognato di querelare il nostro picchiatore: anzi ci avrebbe picchiato pure lui, per farci capire che non si deve fare a botte.
Pensare al portacenere Punt e Mes, mi fa tornare in mente in mente marche di sigarette oramai scomparse: Stop, Lido, Colombo, Alfa, HB, Nazionali Esportazione ... e inevitabilmente al vecchio stadio di Trento. Ragazzino, entravo in punta di piedi ed assistevo alle mitiche partite con Seregno, Fanfulla, Leffe, per accapparrarsi la promozione dalla D alla C. Quei freddi inverni in tribuna dalmine, riscaldati dal vin brulè o da un sorso di grappa Julia. Le bestemmie dei padri di famiglia riscaldavano l'aria gelida di quei pomeriggi di gennaio, e nasceva in me la voglia di tabacco nel respirar il fumo delle Stop senza filtro dell'amico di mio padre. Che tempi vero amici? Si entrava allo stadio con tutto e di più, bottiglioni di vino nero, panini con crauti e mortandella, pezzi di zelten e strudel. Noi bambini con le micette, che chiamavamo petardi. Ai portoni solo due carabinieri svogliati e assonnati. Che tristezza ora, c'è la Folgore ed il Battaglione San Marco ad attenderti. In campo allora, volava si e no qualche cuscino da stadio o al massimo un pacchetto di minerva ... oggi anche i motorini. Che schifo. Ma la tristezza maggiore sono gli sponsor: ti propinano assorbenti, carta igienica, computer, yoghurt. Vuoi mettere gli sponsor di allora: la casa della brugola, la macelleria da Gino, l'Hostaria da Pierino e come massimo la mitica Birreria Pedavena. Che spettacolo. Mi sta scendendo una lacrima amici, non ce la faccio a continuare, fatelo Voi, raccontate qualcosa della vostra fanciullezza. Mi manca il "flober", altrimenti avrei gia sparato al monitor.

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