MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

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martedì 2 settembre 2008

Io ero Penzo


Ragazzi, ma voi ve lo ricordate il vostro primo gol in assoluto, in una partitella tra amici all'oratotorio o nei campionati giovanili, qualunque fosse la categoria o il terreno su cui si giocava?

E quando segnaste, quale giocatore immaginavate in quel momento di essere?

Io ero Penzo, e segnai di piatto destro in contropiede, sotto la pancia del portiere avversario che era il buon Fede, che da poche settimane ha aperto una rosticceria nella zona popolare del mio quartiere natio... i pali erano la mia giacca della tuta blu, e una giacca beije che si confondeva con il fondo in terra riarsa dall'estate (era settembre).

Partitella su campo ridottissimo, eravamo si e no sei contro sei...

...la cosa terribile di quando vai in contropiede è che hai tempo di pensare, per questo probabilmente mi ricordo tutto bene come fosse ora... Fede che esce a valanga (e data la sua stazza non poteva che essere così...) io mi allungo troppo la palla, ma allungo il piedone in crescita in scivolata e per fortuna la becco bene... portiere ventre a terra e palla tra le giacche rasoterra, quindi al riparo da contestazioni tipo era sopra la traversa, no era sotto la traversa, in assenza di traversa...

.. e ricordo ancora la mia esultanza verso i cipressi della canonica adiacente al campo, come fossero stipati di centinaia di tifosi.... si, i festeggiamenti dei cipressi scossi dalla brezza del tardo pomeriggi osono la cosa che più mi ha commosso...

...la sera andai a casa gasato come una bottiglia di cocacola sigillata che è caduta giù dalle scale...

...mi rividi prima di addormentarmi alla moviola, che gol ragazzi, quella sera per i ragazzini del campetto ero un mito anche se lo sapevo solo io, perchè quella sera, io ero Penzo.


E voi?

5 commenti:

Detari ha detto...

devo essere sincero il primo gol non lo ricordo esattamente. sarà stato sicuramente qualche tiraccio nel cancello di casa mia usato come porta. ricordo ancora il rumore nell'impatto con la palla.
quello più vecchio che ricordi è stata una punizione a scavalcare la barriera. anche noi eravamo su di un campetto in erba non più di sette contro sette. porta fatta di grossi sassi, avrò avuto tredici anni. giocavamo contro dei coetanei considerati i più forti della zona. Punizione a foglia morta, mi sentii Platini. In quel momento ero Platini. era il gol della vittoria pochi minuti prima che calasse il sole e quindi terminasse la partita.
Palla sotto la traversa, che non c'era. come faccio a sapere che era sotto la traversa? Beh il portiere alzò le braccia senza neanche saltare e la palla gli passò tra le braccia. nessuno potè dir nulla.
Quel giorno per pochi secondi sono stato Platini, magia del calcio...

KarmaKoma ha detto...

Il nostro campo era la stradina: una porta il cancello di casa mia, l'altra due giacche della tuta che davano sulla strada del quartiere. Ad ogni gol nella porta virtuale si aveva in premio lo specchietto di qualche macchina parcheggiata o i denti di qualche bambino che passava sul marciapiede. La stradina era attorniata da 4 case, le quali fornivano al gioco del calcio circa una 20 di talenti (!) con età variabile dai 6 ai dieci anni. Io ero tra i più grandi in altezza, percui il ruolo mio era lo stopper o al limite il libero. I miei gol erano pochi in queste partite da 10 contro 10, ma quasi sempre di testa; tranne il giorno in cui stufo di dover far legna per i fighetti di turno decisi, recuperata l'ennesima palla, di farmi tutto il campo e giunto all'ipotetico centro campo tirai un cannonata da Obice Skoda. Ricordo ancora oggi che il portiere cadde a terra come un birillo a bowling sbattendo contro il cancello che non era stato chiuso ma solo accostato: risultato le ante si sono aperte verso l'interno del cortile sbattendo sull'auto del padrone di casa facendo un frastuono indiavolato. Meglio di Bolt, in meno di 9" eravamo tutti nascosti nei garge e cantine delle varie case. Risultato non potei esultare per la mia fucilata ed in compenso dovetti aiutare mio padre tutta l'estate per ripagare i danni subiti dall'auto.

U carcamagnu ha detto...

vi adoro...;-))

ricordo con grande divertimento anche una partitella della domenica pomeriggio... a tutto campo!!
subito dopo il calcio d'inizio, ovvero dopo due o tre secondi, tirai da 40 metri verso la porta avversaria, presidiata dall'allora Ciccio Formaggio, appena entrato nella squadra della parrocchia. Il Formaggio Cicco si buttò però come sacco d ipatate lesse, la palla gil rimbalzò davanti alle mani, s'impennò e fini in rete, lui cadde male sul gomito e se lo ruppe.

A causa del mio tiro stette ingessato per più di tre mesi e forse subì anche un intervento chirurgico.

Lo seppi però molto tempo dopo. Il Ciccio Formaggio dopo il gol subito si lamentava e noi giù a sfotterlo, ma continuò a giocare per almeno mezz'ora.

Anonimo ha detto...

cioè lo avete burlato con un gomito rotto?

che stronzi infami!!!

pentitevi!!!

la fine del mondo è vicina!!!!

Edoardo Valentini ha detto...

da quello che leggo ho avuto l'impressione che quando sei partito in contropiede non solo hai avuto il tempo di pensare ma che ti sei addirittura fermato a far benzina e prendere un caffè all'autogrill?? Dimmi se sbaglio!!
Tornando ai ricordi, dirò a voi umani del gol che più mi ha dato soddisfazione e che ancora ricordiamo con gli amici del tempo.
Arrivava una palla invitante da destra, il Dio Eupalla in persona la stava recapitando per me. Ed io poco dentro l'area e spostato sulla sinistra feci leva come un compasso con la mia gamba sinistra e col destro esplosi un violento tiro di collo al volo che si insaccò sotto l'incrocio dei pali, quello con le ragnatele, lasciando il portiere esterrefatto. Partita vera che valeva 2 punti, tutti miei, campionato promozione.
Io??? .. ero Bettega, vuoi mettere caro il mio Penzo, penzaci su e poi mi dirai.