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martedì 9 settembre 2008

Nell'ombra essi accudiscono il Camaleonte Solido - parte prima


Riccardo Capanna- Preparatore atletico

A partire dalla proficua esperienza di Parma, è diventato il preparatore atletico delle squadre di Claudio Ranieri, prendendo il posto di Roberto Sassi, il professionista che per anni ha lavorato a fianco del tecnico romano.

E’ una vera istituzione nel suo campo. Docente presso la facoltà di Scienze Motorie di Genova, autore di una serie di pubblicazioni in materia (l’ultima in uscita in questi giorni), ha un passato come preparatore nell’atletica leggera e nelle nazionali di pallamano, prima di iniziare l’avventura nel calcio in società come Genoa, Spezia e Massese.

I suoi libri pigiando qui

Il pezzo seguente è tatto da un Tuttosport di luglio dell'anno scorso...

PINZOLO. La sveglia suona alle otto. E alle nove e mezza devono essere già tutti in campo, perché nella Nuova Juventus si comincia presto e si finisce tardi. Due ore e quindici minuti la seduta della mattina, altre due scarse quella del pomeriggio, che è programmata alle cinque e c’è da battere i denti per il freddo. Si lavora duro, chi con Claudio Ranieri per la parte tecnico-tattica, chi con Riccardo Capanna per la parte atletica. Ieri, al primo giorno di ritiro “vero”, il gruppo bianconero era a pezzi, sciroccato dalla stanchezza accumulata da una serie di fatiche continue e mirate. Un mezzo massacro: «No, no, no, nessun massacro. Il fatto è che io non sono un tradizionalista. Chi si aspetta le solite corse lunghe resterà deluso. La mia filosofia è diversa, tutto avviene poco alla volta, come una persona che va al mare e vuole abbronzarsi senza prendere una scottatura. L’esposizione al sole deve essere graduale. Un eretico? Mannò, solo un professionista che cerca di ottimizzare la situazione facendo leva sulla sua conoscenza e sulla sua esperienza. L’inglese lo si imparava anche trent’anni fa, ma adesso ci si riesce meglio e prima con metodi all’avanguardia », racconta il preparatore bianconero, 61 anni, origini ferraresi, domicilio a Genova dove è insegnante alla facoltà di Scienze motorie, buon eloquio, gestualità contenuta. Capanna è la vera novità del ritiro di Pinzolo, l’altra faccia della luna rispetto a Giampiero Ventrone, il “marine” che trasformava i calciatori in culturisti a ritmo di rock, e persino di Antonio Pintus, il fedelissimo di Didier Deschamps: «Io non voglio criticare i miei colleghi, ciascuno si comporta come crede. Anche noi sfrutteremo la palestra, certo, ma è mia intenzione riequilibrare il rapporto tra forza e resistenza. Nel calcio c’è troppa forza e troppo poca resistenza», la lezione del prof. La prossima settimana uscirà l’ultimo dei suoi libri, titolo: «Allenare oggi. Le quattro regole d’oro». Quali sono? «Compratelo...», scherza Capanna. Il principio che sta alla base della sua teoria è quello dell’alternanza: «I giocatori devono svolgere un lavoro differenziato nella stessa seduta, in maniera che rimangano concentrati, attenti, reattivi. Io alterno la fase propriamente atletica con quella del pallone, così ho la possibilità di studiare meglio ciascuno. Un conto è radiografare trenta persone, un conto quindici ». Alla sera accende il suo pc e riordina le idee, giocatore per giocatore, in maniera da sfruttare il bagaglio di impressioni ricavate dal vivo per l’allenamento successivo. «C’è sempre necessità di ricerca e di sperimentazione », attacca con tono convinto, «però non sono un integralista». Capanna correva i 400 ostacoli, poi è diventato allenatore della nazionale di pallamano, «fino a quando non ho litigato con Concetto Lo Bello, l’ex arbitro, che era il nostro presidente. Da allora mi sono dedicato al calcio». Genoa, Spezia, Massese e da febbraio il Parma: «Ranieri l’ho conosciuto anni fa, quando guidava la Fiorentina. Il suo preparatore era Roberto Sasso, che ora è alla Sampdoria. Siamo amici da una vita, con Roberto: abbiamo mantenuto i contatti, Claudio ha cominciato a stimarmi e adesso sono qui». Qui per arrivare al massimo nel minor tempo possibile e con una durata infinita. In che maniera? Con il concetto di alternanza e il teorema del sudore: nove e mezza in campo, due ore e passa a spremersi come limone, altra razione dopo il pranzo e la siesta. Una delle quattro regole d’oro è la resistenza umana. Sotto il sole e senza l’ausilio di creme abbronzanti... V. O.


Tuttosport

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Anedotto simpatico.

L'altro giorno all'inizio di un allenamento Capanna si è rivolto a Zanetti così: " Ehi Swarosky non calciare che ti parte il muscolo"..

Anonimo ma non troppo.

Anonimo ha detto...

bravo anonimo....per quello si doveva prendere Csabi Alonzo.....lo scrissi anche nel sondaggio e venni anche citato da Tuttosporc e Lurid...."perchè Zanetti è su un piano inclinato verso l'infermeria"

Matt84,ma non troppo

U carcamagnu ha detto...

anonimo non troppo, ma che stai a scherzà o è una cosa vera?

comunque il senso del topic è: una società che si vuole ridimensionare non va a prendere i migliori professionisti del settore...

Anonimo ha detto...

capanna è uno dei migliori almeno questo bisogna ammetterlo.

Una volta era definito il "guru" dell'allenamento della resistenza, in contrapposizione all'ex preparartore dell'inter Sassi, definito il mago dell'allenamento sulla velocità.

Sarebbe interessante vedere chi è il migliore...a me piace Giuseppe Trucchi, un'icona dei preparatori(ha lavorato con Vatta e con ex atleti olimpici) oggi è al settore giovanile Juventus.

(da Ju72)

KarmaKoma ha detto...

Da ridimensionare sarebbero certi tifosi che credono di essere tutti Capello o Pozzo. In curva a tifare invece che giocare a Fantamanagerspaccaminkia.

Detari ha detto...

interessante conoscere chi pone le basi per l'annata e cerca di migliorarle nel tempo. quest'anno sarà dura con tutti gli impegni europei e sarà il vero banco di prova per quest'uomo. speriamo bene.
certo mi fa un pò ridere l'idea che sia "duro" alzarsi alle 8 la mattina

Edoardo Valentini ha detto...

A Sparta, casa mia, la sveglia suona alle 5,45 e poi che diamine!! mi sia concesso, perbacco, cosa volete che pigliava la Fiat se non uno esperto in scienze .. motorie. Suvvia!!

Anonimo ha detto...

Mario Capanna è un sessattottino bolscevico!
Elkan vendi!