RICORDI IN ... BIANCO E NERO

Quelli della prima TV che trasmetteva rigorosamente in bianco e nero,
forse era della Juve direte voi, più semplicemente era il primo
tentativo a mezzo tubo catodico di raggiungere le case degli italiani che
stavano pian piano riprendendosi dagli esiti nefasti della seconda guerra.
Quegli italiani, laboriosi e pieni di speranza per il futuro oltrechè analfabeti
in gran parte, che il buon Alberto Manzi cercava di far scrivere con la
sua "Non è mai troppo tardi".
Storica trasmissione e in assoluto la prima di divulgazione culturale
che anch'io scolaro delle elementari mi dilettavo a guardare
per la delicatezza del Maestro Manzi nonché
bravura a scrivere col gessetto nero su foglio bianco le varie lettere
e le loro combinazioni, aiutandosi in questo anche con schizzi e
disegni semplici ma efficaci.
Altro per noi bambini da guardare non c'era, il canale era unico, non
copriva l'intera giornata e in famiglia non c'era lo stress da zapping
o il problema "multivision".
C'era però un primo abbozzo di TV dei ragazzi con cadenza
domenicale che prevedeva un angolino tutto per noi, di ritorno
dal cinema parrocchiale (tema questo di prossima trattazione)
altro appuntamento graditissimo per quelli della mia "generation".
Si partiva attorno alle 5 del pomeriggio e per mezzoretta circa
tutti i bambini della nazione se ne stavano imbambolati e
completamente avulsi dal contesto, magari caotico viste le
famiglie numerose dell'epoca, che li circondava e .. alla faccia
di Harry Potter, i vari Braccobaldo, Giovanna la nonna del Corsaro Nero,
Supercar, classici Disney (mitici), nonché i vari Ivanhoe, Lancillotto e Robin Hood
suscitavano in noi le più belle emozioni della vita; della quale
non dimentichiamoci mai che la fanciullezza è il suo miglior compagno di strada;
quello dell'inizio del cammino, quello senza affanni ….


Tex Willer