La Juventus vista da Madrid

Il silenzio di Madrid mi ha ricordato quelle notti quando nevica. Tutto tace, attutito dai fiocchi che si posano uno sopra l'altro. Chiedo scusa pubblicamente per il momento di sconforto vissuto ieri, prima della partita. Non avevo pensato che avessimo unamico in più, era Bernardo.

Leggo sta mattina i giornali spagnoli (poi ci lamentiamo dei nostri, minkia). Sorrido, perfido, per i commenti tipo: questa Juve in coma vince come sempre, culo e catenaccio.Mi scateno sui fori e gli spiego a questa gente che abbiamo vinto coi coglioni, cosa di cui mancano le fatine meringate. Leggo che Del Piero, in fondo, è un fantasma. Spiego a sti cafoni che Del Piero è un incubo. Come Raúl. Per il Real Madrid.

Tutti dicono che nel Bernabeu ne prendiamo quattro. È vero, ma chi cazzo se ne frega. Non capiscono che la partita, per noi, era ieri sera. La partita della vita, quella che ci restituisce una squadra che amiamo per ragioni così misteriose che ci fa sentire vivi davanti alla tivvù.

Madrid tace. Medita la "venganza". Ma la "vendetta" è meglio. E l'abbiamo consumata noi.

Adesso, vediamo gli ottavi. Io non credo che andremo lontano in questa CL, perché quest'anno deve essere il primo di una vera rinascita.Dopo tutta la merda che abbiamo dovuto mangiare grazie a calciopoli, oggi siamo più juventini che mai. Abbiamo recuperato l'atavico piacere delle partite, quelle vere. Torneremo grandi, oggi lo so.

Poi vi ricordo che anche il pensionato Nedved è utile alla causa. Sta donando una trasfusione di DNA a sti giovani (leggi Marchisio) per farli diventare grandi a loro volta.

Mi dispiace essere ripetitivo. Ma grazie, Juve Minkia Club. Mi fai condividere una passione che porto addosso fin da bambino. E lo fai nel modo più bello. Perché, dopo tutto quello che é successo in passato, vivo la mia Juve con gente che prova le stesse cose e le stesse sensazioni.

È bello sentirsi Minkioni!

Un vostro amico,

sempre MinkiaBond 007