MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...
qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono

... contiene espressioni di superbia,
arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...

... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



mercoledì 12 novembre 2008

Diritto di voto, (Franchise - 1955) - di Isaac Asimov (1920-1992), di Vincenzo Oliva

E' il 4 novembre 2008, giorno dell'elezione del Presidente degli Stati Uniti. Se con la coda dell'occhio non avessi còlto la data sfogliando le pagine del racconto, capitatomi ieri per caso tra le mani, non lo avrei riletto. Lo ricordavo con buona precisione, ma non ricordavo certo che la
data fosse proprio quella di domani. Non era il racconto a cui pensavo di dedicarmi questa volta per la lista, e neppure il racconto di Asimov del quale programmassi di scrivere; ma tant'è, alla serendipità non ci si oppone: la si accetta.

Per i più profani la fantascienza è una sorta di palla di vetro, e gli scrittori che se ne occupano sono dei maghi da luna park con tanto di cappello da Mago Merlino dei cartoni animati, magari con la differenza che con le loro previsioni ci azzeccano. I lettori sanno bene, invece, che la
science fiction di rado coglie il dettaglio delle innovazioni tecnologiche, e a volte neppure il quadro complessivo (internet non è il cyberspazio, non ancora per lo meno se mai lo sarà: nonostante il cyberpunk abbia informato di sé l'immaginario degli ultimi anni); a volte vi riesce se il dettaglio è
già percepibile nel quadro complessivo attuale: così Robert Heinlein ricevette a casa una visita di agenti governativi che gli chiesero conto del fatto che in un suo racconto avesse spiattellato quelli che avrebbero dovuto essere i particolari segreti della bomba atomica, e mostrò e commentò loro
tutti gli articoli pubblicati su giornali e riviste dai quali aveva tratto le informazioni necessarie per descrivere la bomba. Ma al di là di questi vari aspetti, ciò che spesso davvero riesce alla fantascienza è cogliere gli elementi iniziali di una tendenza, scientifica e ancor più sociale. O se non cogliere gli elementi iniziali, focalizzare quegli elementi ancora scarsamente avvertiti o affatto inavvertiti; farsene sistema di allarme (o, con tristezza, inascoltata Cassandra). Da qui, la forza che agghiaccia di "Diritto di voto".

Seppur con l'abituale eleganza verbale e sottigliezza, Asimov fa uso nell'occasione di uno stile che gli è per solito inusuale: la ferocia. All'ironia leggera, all'umorismo offerto con garbo al lettore, anche laddove fustiga i difettucci umani, qui sostituisce una satira abrasiva, perfino cattiva. Inavvertita, sotto quella patina di eleganza sorniona, ma ben presente. Scentra l'obiettivo nei dettagli; ma con un racconto di cinquantatre anni or sono puntato sul nostro presente, questo è nel gioco; tuttavia non scentra il quadro: gli Stati Uniti che Asimov ci racconta sono il precipitato finale di una democrazia apparente. Il governo reale - dell'economia, della società, dell'azione politica - è riassunto in un sistema impersonale, onnicomprensivo, remoto e inconoscibile (fisicamente remoto e inconoscibile), definitivamente esternalizzato rispetto alla natura
umana, perfino più degli gnomi di Wall Street: Multivac.
All'elaboratore ultimativo, presente anche in altri racconti, è demandata l'organizzazione
vera, la reale strutturazione delle attività umane tutte. Agli uomini - anche al Presidente, questo è sottinteso ma chiaro - il compito di eseguire i dettami della Macchina che, tutto prevedendo, decide sempre e comunque per il meglio. E si esprime attraverso i suoi ingegneri/interpreti in camice bianco, i nuovi profeti.
Tuttavia la democrazia è salva: le elezioni si svolgono ancora. Che siano svuotate di senso, come lo sono state sostanzialmente da anni quelle succedutesi nella nostra realtà, ha poca
importanza: il rito è perfino più simbolicamente potente, più suscitatore di entusiasmi e attese.
Multivac, l'onnipotente sapere, possiede tutta la conoscenza necessaria per scegliere chi deve occupare ogni singola carica "elettiva" del paese per il bene della popolazione (un po' come la
pubblicità che conosce i nostri bisogni e desideri meglio di noi stessi), ma è carente dell'imponderabile elemento umano. Qui si inserisce il simulacro ritualizzato, e per questo simbolicamente decisivo, del voto.
Il 4 novembre 2008 tocca a Norman Muller, commesso in un grande negozio di una anonima
cittadina dell'Indiana, rappresentare la nazione al voto. Questo Joe the Plumber ante litteram mima in sé l'essenza del gioco democratico portato a piena distillazione: il voto di ciascun elettore è potenzialmente decisivo, quindi un solo voto _è_ decisivo, e sufficiente, per il costitutivamente
saggio Sistema incarnato da Multivac. O meglio: disincarnato.
Norman Muller sceglie per la nazione, per tutti i suoi pari tra i quali è stato casualmente scelto. E ne sarà giustamente orgoglioso, come ogni elettore che concorre alla scelta del proprio governo. E' però proprio qui che Asimov diviene perfino crudele, emette un vaticinio che suona sinistro. Norman Muller, l'Elettore/elettorato, sussume l'impotenza del nostro elettore reale. Il voto - la Scelta - consiste in un interrogatorio al quale il Sistema sottopone l'Elettore attraverso i suoi Interpreti.
Interrogatorio misterioso, privo di logica apparente, terrorizzante (un po' fantasioso sondaggio, insomma). Terminato l'interrogatorio Norman è congedato dall'ingegnere/profeta senza poter conoscere chi il Sistema abbia scelto sulla base delle risposte da lui fornite. Non è importante, ovviamente: il Sistema sceglie sempre con saggezza. E se non lo fa, come Asimov ci racconta
essere accaduto nel 1988, deve essere perché l'imponderabile elemento umano avrà avuto un difetto. Ma non se ne può fare a meno: è la democrazia.
Attorno al rituale e a Norman, con eleganza e understatement, Asimov fa muovere un teatrino di personaggi, ridotto ma rischiarato da una completezza sufficiente ed efficiente a rappresentare tutta una società: la moglie Sarah, il cittadino di buon - e un po' rapace - senso, pronto a cogliere le occasioni; la figlia Linda, quella tabula rasa su cui il Sistema può scrivere ciò che vuole (con la complicità della sua famiglia); il suocero Matthew, la memoria storica - impotente - che inevitabilmente verrà un giorno meno; l'agente Handley e l'anonimo ingegnere/interprete di Multivac, le due facce dello stesso potere materno e mellifluo quanto inesorabile e duro. E naturalmente Multivac, il Sistema che l'uomo comune non può conoscere, comprendere, attingere. Né tanto meno controllare, per quanto egli lo "scelga".

Pluriantologizzato, credo che l'ultima pubblicazione del racconto sia stata nel volume in cui ieri l'ho riletto, lo splendido "Cinquant'anni di futuro", celebrativo del cinquantenario di Urania.

V.

Vincenzo è un mio carissimo amico, che si accomuna a noi non propriamente per la juventinità, ma per l'abilità di favella, e per la passione per la fantascienza che alcuni di voi condividono.
Vincenzo conosce la fantascienza scritta come pochi in Italia. E come ancora di meno sanno.
Attenzione.
Questo è un esperimento.
UCarca

56 commenti:

KarmaKoma ha detto...

Ma non puoi fare così Carca ... adesso chi scrive minkiate ...

U carcamagnu ha detto...

'azzo... è un esperimento a freddo...
comunque il vincenzo, ammesso che venga a leggere i commenti, è abituato e direi vaccinato alle mie minkiate, che gli somministro periodicamente, e quindi anche alle tue...

Le mie minkiate, in altri ambiti , gli sono ben note, quindi non c'è problema...:-)

U carcamagnu ha detto...

comunque ho messo il tetris, più in basso, per chi non avesse voglia di leggersi nulla oggi, e anche il link ai filmini juventini di youtub, tanto per perdere tempo.

U carcamagnu ha detto...

tra qualche ora poi va su la formazione per domani sera...:-)

Anonimo ha detto...

slurp slurp!
ne voglio ancora e ancora e ancora!

avanti così, questa è l'avanguardia del blog.....

Detari ha detto...

appoggio masone, vado a rivedere se c'è nelle raccolte di asimov che ho nella libreria (dubito visto che non lo ricordo).....

KarmaKoma ha detto...

Ma mason che ti succede ... non ti ho mai visto così attivo ... hai fatto qualche speculazione o hai l'ormone che ti fa rimbalzare per tutto l'ufficio?

Detari ha detto...

a proposito la minkiata la riporto io; dal ruggito del coniglio:
Moggi afferma di non volere ritornare nel mondo del calcio "è frequentato da brutte persone, metti che un giorno dovessi incontrare mio figlio..."

KarmaKoma ha detto...

M-AllievoModello ... ora arriva la Paola e Zizou e ti staccano gli zebedei ... altro che foglia di fico ...

Anonimo ha detto...

NOOOO!!! Asimov, no! Dopo la Juve addirittura Asimov... Non posso passare le ore a leggere e rileggere il minkia blog. Devo lavorare, voglio avere una vita normale e non stare sempre appiccicato allo schermo...
Un post bellissimo! Una passione in comune!
Grazie!
MinkiaBond

KarmaKoma ha detto...

Caro Minkia-Bond vedi di organizzare un scambio Culturale con alcune bellezze locali ... invece di leggere il blog ... ciao mitico!!

U carcamagnu ha detto...

vedo se riesco a mettere qualche bannerino di agenzie di accoppiamento, ce ne saranno...

preferire però che il gagliardo madrileno ci invase foto di juventine veraci, meglio se in tenuta da spiaggia o da doccia.

KarmaKoma ha detto...

Ma che vuoi che ti dica Carca sai che soddisfazione farsi una del Madrid ... del valencia e del barca già dato ...

Anonimo ha detto...

Ciao Gobbo, non mi succede nulla....ogni tanto riesco a ritagliarmi qualche spazio in più per minkionare, che diamine, me lo meriterò no?
Nessuna speculazione. però, pur ammettendo di non esserne un grande intenditore, mi piace la fantascienza.
Di Asimov ho letto un po', ma soprattutto Bradbury, di cui ho amato moltissimo Cronache marziane e soprattutto Farennait451 (farennait=tipica espressione napoletana sul tirare tardi).

M-allievomodello ha fatto una battuta, zizou e paola che sono amanti delle citazioni avranno anche colto il riferimento.

Sulle frequentazioni mi viene in mente una gustosa vignetta della Ellekappa, che tra l'altro ho conosciuto personalmente ad una festa in onore di un mio parente (vip, ho un parente vip, ci credereste?un fumettista, non vi dico chi......).
La battuta diceva:
- "Craxi ormai è rimasto solo con sè stesso" -
- "Quell'uomo continua a circondarsi delle persone sbagliate" -

Edoardo Valentini ha detto...

in questo momento sto volando
a 2 click su G ...

Anonimo ha detto...

x mas
carina la battuta su craxi !!

U carcamagnu ha detto...

x tex: capito sega.

KarmaKoma ha detto...

Tex il solito ermetico futurista ...

Anonimo ha detto...

http://www2.noticiasdot.com/stilo/contenido/especiales/2005/celebridades/Sylvie_meis/2006/FHM/images/sylvie_Meis-FHM-06.jpg

Centrocampo madridista: (da dx a sx), sneijder, van der vaart, robben...

MinkiaBond

SJ ha detto...

praticamente un post su Tuttosport






























ps mi scuso con l'autore di questo piccolo saggio per la battutaccia

KarmaKoma ha detto...

E bravo Minkia-Bond ... sono indeciso a quale delle tre fare un fallo da dietro ...

Edoardo Valentini ha detto...

Robert Heinlein è stato tirato in ballo Robert Heinlein ...
gnuranti!!!

un aiutino???

666 .. che dè??

Edoardo Valentini ha detto...

dalla bellezza dell'articolo avevo pensato al primo carcamagno recensionista

direi ottimo vincè!!

urania ha accompagnato lunghi tratti della mia età giovanile .. una volta
con la terra senz'acqua e successiva corsa ai poli mi corse un brivido
nell'immedesimarmi coi passeggeri dell'ultimo volo ..

bastava la copertina per sognare una mezzoretta e forse era il
giusto filo conduttore, la fantasia, che aveva iniziato a sprigionarsi e liberarsi dal mio essere con i vari Salgari e Verne

dov'è oggi la fantasia??
se anche felicetta viene svelata
negandone ogni più fervida immaginazione??

o giovani inventatevi un simposio!!
andate a cena con platone e socrate, dentro c'era tutto ma nulla si vedeva

U carcamagnu ha detto...

Caro Tex, Vincenzo fu mio compagno di scuola, più che altro il primo della classe per acclamazione, in una antica felice annata di www.uBCfumetti.com.

Io da lui potevo solo copiare, e sperare di farlo il meno peggio possibile...:-)

se ti interessa in quel sito ora c'è una sua accorata lettera a Bonelli Sergio in merito allo scempio perpetrato alla memoria di Lilyth, moglie del ranger per antonomasia, la cui memoria è stata rinfrescata a spatolate di fango e cacca nel recente numero 560 della serie.

U carcamagnu ha detto...

se non vuoi la felicetta svelata ce ne sono anche molto versioni di scarsamente velata...

Edoardo Valentini ha detto...

ci vado subito ..anche perchè l'amico è senz'altro fuori dal coro dei consensi a quanto mi dici
il ricordo di Lilith venne strombazzato con grande enfasi su tutti i quotidiani del regno

U carcamagnu ha detto...

EHEHE Tex... ubcfumetti... è una sorta, con tutte le peculiarità e le differenze del caso... di Giùlemanidallabonelli... anzi siamo a livelli di Bonellianovero...:-))

critica spesso dura, a volte feroce verso molte testate del parco bonelli, in primis il Tex scritto ancora dopo 30 anni da quel Claudio Nizzi che scrive evidentemente con la medesima passione con cui si fa la lista della spesa.

Edoardo Valentini ha detto...

azzarola carca .. da brividi
non comprerò più .. un oliva
da quel vincenzo lì

U carcamagnu ha detto...

che hai capito Tex... nel senso che siamo sempre stati critici e severissimi con la dirigenza e con molti dei giocatori - autori!!!
Spronandoli a ritrovare le radici della bonellianità e a trovare nuove strade senza rinnegare il passato.

KarmaKoma ha detto...

Che mi tocca vedere un Carca revisionista ... tra un po' ti trovo a Predappio a comprar bottiglie di San Giovese con la faccia del Duce ...

Edoardo Valentini ha detto...

lo so carca era ironia, la mia,
.. ionizzata
previene .. dall'influenza negativista

Lazarus Long
l'immortale

U carcamagnu ha detto...

infatti Gobbo non lo vedrai mai...:-)
Ti parrà impossibile, ma quando la critica feroce prese il sopravvento su tutto lasciai la penna e restai nel gruppo per il forte affetto che mi lega a molti uBCisti come Vincenzo o come anche lo spettacolare Giuseppe Pelosi, aimè milanista, che è anche attore e regista teatrale...

U carcamagnu ha detto...

un altro recensore di cui ho elevatissima stima nonchè affetto, era il buon Paolo Ottolina, così bravo che ora lavora per il Corriere della Sera.

Edoardo Valentini ha detto...

voglio dire ..ho letto il pezzo ..
da brividi

quando uno dice ma ci pensi??
ho gli scaffali pieni di tex e
non ho mai, nemmeno lontanamente,
pensato a critiche come quella

l'unica cosa che negli anni mi
ha lasciato un pò d'amaro è
stata la mano dei disegnatori
succeduti al mitico GALEP e mai
ho avuto da ridire sulla sceneggiatura e dialoghi

quello che voglio farti capire è
che il personaggio è nella mia fantasia e esula da qualsiasi tipo
di parola o azione gli venga messa in bocca o disegnata.
per me è sempre lui anche se colorato da repubblicabusiness
che dovera fermarsi a 50 e sta tagliando i 100 .. si fermerà??

mia moglie ha detto o te o tex
lasciando intendere che mi manderà via di casa

SJ ha detto...

c'ho persino paura a dire na cazzata

questo Carca tre metri sopra il pelo non lo riconosco eh eh

Edoardo Valentini ha detto...

Il suo Mefisto è stupendo, secondo noi superiore anche all'originale di Galleppini.
(si parla del disegnatore Villa)

ecco che non sono d'accordo manco
per idea; viva Moggi mi verrebbe
da dire, ma non lo dico per rispetto
del gobbo 31, anzi .. ino

SJ ha detto...

cmq il mio preferito è DAGO

SJ ha detto...

mp mi becco il cazziatone da zio Tex ma che posso fare

il Giannizzero nero mi affascinava di +
invece di sabbia e deserto

mare e foreste e tante pulzelle da s....alvare

U carcamagnu ha detto...

sj, ristampa dago è una delle mie letture mensili preferite e consigliatissime...

altre letture meravigliose ma che si ptrebbero oramai reperire solo in fumetteria:

- la saga della famiglia mafiosa dal titolo SPAGHETTI BROS

- le avventure del giornalista argentino LOCO CHAVEZ

entrambi editi da eura editore.

Anonimo ha detto...

x gobbo
mio caro a predappio non esiste solo il s.giovese con lo stemma dl duce ... ma amabili donzelle con sangue romagnolo !!!!

KarmaKoma ha detto...

Le giovani italiane?

Anonimo ha detto...

e si... merce rara di questi tempi !!

Edoardo Valentini ha detto...

essegei sabbia e deserto dell'arizona sono mitiche come
i navajos che vi abitano e come
il post che feci a suo tempo
dagli una letta fatti dire da carca 'ndo cacchio l'ha nascosto
augh
Galep, l'unico che sapeva disegnare un cavallo partendo dallo zoccolo,
veglia su questi giovani scavezzacolli

KarmaKoma ha detto...

e dal ferro pure?

U carcamagnu ha detto...

Gobbaccio totalmente irriverente, dovevi scrivere 'e dai suoi escrementi pure?'...:-))

Edoardo Valentini ha detto...

censura
disdoro
totale disaffezione
mestizia

ma anche

IRA FUNESTA

Edoardo Valentini ha detto...

mi placo ricordando con affetto
il trio della EsseGessE
Sinchetto
Guzzon
Sartoris
aspettavamo con ansia tutte le settimane muniti delle 20 .. 30 lire

KarmaKoma ha detto...

Far incazzare tex, mi ricorda i tempi in cui facevo scappare le galline ed i conigli dal pollaio di mio nonno ...

SJ ha detto...

io sono un fan di lanciostory e per queitarmi Tex ve mollo la solita filastrocca che sta diventanto un tormento per tutti voi



Oh, vedo tutto attraverso sabbia rossa e deserto
Ho sete, ho sete di te che non sei qui
Stella caduta dagli occhi,
Che voli sul mio deserto
Ho sete, le nuvole mi cadono dentro,
Cerchio che ha perso il suo centro,
Perché ha smarrito ogni senso
Oh, sabbia rossa e deserto
Lunga scala d'aria che sale dal deserto
Non c'è confine tra l'occhio dentro e l'occhio fuori
Morgana
Lenta processione all'alba nel deserto
Fata Morgana ha già cambiato ogni profilo
Aspetto a parlare prima che l'illusione si sia mossa
Poi scopro il confine che dall'infinito vola dentro di me
Morgana
Ho sete significa che sono vivo
Che importa se l'ultimo o il primo
Il cuore vuol battere ancora, ancora
Oh, sabbia rossa e deserto
La sento negli occhi, in fondo ai miei occhi,
Salire dal mare passando dal cuore

U carcamagnu ha detto...

se hai sete, sj, significa che sei vivo, ma soprattutto che sei il solito ubriakone...;-))

SJ ha detto...

con la K maiuscola

pensavo di aver messo con la canzone dei soliti litfiba un pietra tombale sul post

invece non mi sbagliavo

daltronde è difficile lavorare tenere aggiornato fb (carca latiti) cazzeggiare dare uno sguardo al blog (rimanendo come sempre stupefatto delle persone che lo frequentano) e poi rilavorare e programmare la giornata di domani gestire le problematiche di 3 aziende e rivangare nei meandri della mente sulle cose che facevi quando eri spensierato a partire da stephen king per finire a dago

"l'uomo nero fuggì nel deserto e il pistolero lo segui"

insomma sto con un esaurimento nervoso addosso da troppe cose da fare e imparare
fumetti, van der graaf, sbarbatelle che vogliono sapere come eri, peruviane col diabete, amici di qua e amici di la

tra tutte queste cose l'unica positiva è che oggi non ho dato nemmeno uno sguardo ancora a VS
ce la farà il nostro eroe non credo
ah e tra poco dovrò andare a casa da mia moglie che brontolerà-----


FANCULO VOGLIO TORNARE ALL'ETA' DELLA PIETRA

fosse stato almeno giovedì

scusate lo sfogo kutaneo

KarmaKoma ha detto...

M-Pelù chiudi gli occhi e ascoltati "femme fatale" dei Velvet Underground e vedrai che ti ritorna la serenità ...

SJ ha detto...

:-)

Anonimo ha detto...

capitolo Asimov

uno dei poi autori a cui a giovato il taglia e riduci perfarlostarein250pagine di Urania. Asimov l'ho sempre considerato un sheckley che si prende sul serio, un Clarke dopolavoristico, un Dick senza sarcasmo, un Farmer senza immaginazione. Non mi piace tanto come si può capire, ma i suoi racconti sulla robotica sono degni d'esser letti

capitolo Tex
io sono sempre stato dalla parte delle smargiassate dello Spirito con la Scure, lo scanzonato Mister No, il poetico lungo fucile, il verbosissimo Buon Vecchio Zio Marty fino ad arrivare all'indagatore dell'incubo

Vincenzo Oliva ha detto...

Salve a tutti!

Asimov aveva una dote molto particolare: una scrittura meravigliosamente semplice e chiara; non a caso era un divulgatore scientifico di rara efficacia. I tagli uranici lo hanno sconciato quanto hanno sconciato tanti altri (il record fu raggiunto con il taglio di un terzo de "I testimoni di Joenes" di Sheckley).

Scrittura semplice spesso scambiata per semplicistica, ma è una cosa molto diversa: lui rendeva facile il complicato. Asimov si prendeva sul serio, indubbiamente, ma nel modo più autoironico immaginabile. E la sua ironia era straripante: basterebbe il raccontino della tiotimolina ("Le proprietà endocroniche della tiotimolina risublimata") per stabilire la sua statura di umorista. Il sarcasmo indubbiamente non era nelle sue corde, quando voleva far male era più pungente che tagliente. La sua immaginazione era ben diversa da quella di Farmer (per nostra fortuna: così da godere di entrambi). Era ordinata, puntuale, logica. Inesorabile. E multiforme: dal respiro cosmico della Fondazione e della "Fine dell'Eternità", alle minuzie, le quisquilie dei raccontini di Azazel. Di Clarke non aveva l'epicità, ma a Clarke mancava la sua pirotecnia verbale, il ritmo. Per fortuna, sempre come sopra.

Sia chiaro che adoro Sheckley (il primo Sheckley), Clarke, Dick e Farmer - e qualche decina di altri :-) - quanto Asimov.

V.

Detari ha detto...

L'inferno al rovescio di philip J Farmer mi ha riportato alla lettura in età adolescenziale....
per quanto riguarda i fuemtti italiani beh come non amare Druuna....slurpppp