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sabato 8 novembre 2008

Il piccolo Esopo - GARA DI CANOTTAGGIO


Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini. Nonostante ogni squadra si fosse allenata duramente per arrivare al giorno della gara al meglio della forma, i giapponesi riportarono una vittoria schiacchiante, con un vantaggio di oltre un chilometro.

Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra. Il top management decise che avrebbero dovuto vincere la gara dell'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema.

Il gruppo di progetto, dopo analisi attente ed approfondite, scoprì che i giapponesi avevano sette uomini ai remi ed uno al comando, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana.

Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare.
Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori ed una persona ai remi. Inoltre si introdussero una serie di incentivi per motivare il rematore: era necessario ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità.

L'anno successivo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri.
La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sui lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato.
La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato.

Al momento la società italiana é impegnata a progettare una nuova canoa.

6 commenti:

Detari ha detto...

questa storiella mi mette una tristezza perchè ha una verità di fondo italiota.
poi mi fa venire in mente anche l'inter e mi strappa un sorriso.
certo che mettersi contro i giapponesi che sono notoriamente una razza superiore..

Anonimo ha detto...

triste spaccato dell'italia
- grande semplicità nella narrazione e forte intrinseca morale contenuta nel brano -

VOOGA VOOGA

c'avrò preso
2600 anni e non sentirli ma come fai sei meglio del premier... eh eh

Anonimo ha detto...

Sai, Carca, dalle mie parti gira un foglio A4 con una storiella che pare la tua più dettagliata, in merito alla procedura di una progettazione di un'opera pubblica.
Quanto mi fa incaxxare l'Italia... e anche l'Alitalia

Anonimo ha detto...

più che una metafora ..
direi un .. inter..ofora
e un tantino cobollifera

Anonimo ha detto...

dico la verità, zizu, che è una favoletta che gira in internet da anni...
però l'ho ritrovata solo l'altro ieri, mi è sempre piaciuta e lìho messa online.

come tutte le leggende e le favole, ha un fondo di verità.
anche un doppio fondo, a volte...:-/

Anonimo ha detto...

caro Papa Carca Magnu, altro che fondo di verità.... è la santa verità espressa in forma ironica.
Che ben si adatta alle minkiate italiche di ieri e di oggi