MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


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martedì 4 novembre 2008

La nonna di U Carcamagnu


L'altro ieri era il giorno dei Morti.
E prima c'era quello dei Santi, quindi auguri di buon onomastico a tutti, seppure un po' in ritardo, ma a noi la puntualità ci pesa, non è minkiona la puntualità.
Tutti noi abbiamo dei santi, no, non quelli del calendario, abbiamo una o più persone che hanno lasciato questa valle di lacrime facendoci tiè (non non sto parlando di VS per una volta) per assurgere a una sperata vita nuova.
Abbiamo dei santi che ci sono vissuti accanto, che non ci sono più e che ricordiamo con tanto affetto, con l'affetto che abbiamo per i nostri maestri di vita, per coloro che ci hanno insegnato ad essere ciò che siamo.
E io con i miei santi ci scherzo.
Soprattutto con la mia nonna materna, la nonna di U Carcamagnu.
La nonna Toti (all'anagrafe Augusta), spentasi 6 anni fa alla procace età di 94 anni, è la causa prima di U Carcamagnu.
Mia nonna mi insegnava i giochi di parole che alla fine dicevi merda o stronzi,
mia nonna teneva sul comò un posa cenere in terracotta con un ameno detto dipinto a china sul fondo "Tromba di culo, sanità di corpo" (che ancora conservo, mia moglie lo nasconde dietro ai vasi, ma io quotidianamente lo riporto in prima fila)
mia nonna quando all'università studiavo da lei, mi portava un panino imbottito e una birra fresca alle 10 di mattina, andava al mercato faceva la spesa, tornava a casa e senza togliersi il cappotto mi preparava il panino e mi apriva la birra, e mi portava tutto su un vassoio che aveva ancora il cappello di cincillà fraccato sulla testa (proprio come il colletto di ranieri) e io le dicevo nonna si è mosso!
mia nonna al mercoledì andavamo sempre a pranzo da lei, con le mie cuginette, e lì eseguivo i miei proverbiali assoli di rutto,
mia nonna aveva un senso dell'umorismo e un sarcasmo fuori dal comune, e mi ha insegnato a ridere di tutto,
mia nonna due giorni prima di morire, stesa sul letto dell'ospedale e piena di cannette mi chiamò a sè e mi disse fissando il soffitto "vien qua, nevodo mio... varda... varda che crepo!" (trad: vieni qui nipote mio, guarda... guarda che crepo!) e io ma no nonna non dire così vedrai che...e lei "no, varda che crepo... sul sofito!!" (trad: ma no! guarda che crepo lì sul soffitto!!) a sottolineare le condizioni fatiscenti dell'ospedale...
mia nonna votò la monarchia e morì pidiessina per amore dei suoi nipoti...
mia nonna amava la vita e amava ridere di essa, sempre ovunque e comunque.
U Carcamagnu è nipote suo, di una nonna minKiona ante litteram.
E ogni giorno è la sua festa, anche se il suo nome c'è solo nel calendario del cuore.

Ditemi di voi.

21 commenti:

U carcamagnu ha detto...

Già che ci siamo, nonnina, c'è un bambino che gira per gli scantinati del delle alpi da 25 anni alla ricerca dei cessi, e si è perso un bel po' di partite. Puoi vedere di fare qualcosa per lui? Amen.

KarmaKoma ha detto...

Mitica la nonnina del Carca ... l'anno scorso è morto mio nonno (il mitico "dubbio") all'età di 86 anni, amante degli spritz e delle MS blu ... ha vissuto tutto il dopoguerra in difesa del bottiglione dagli assalti di mia nonna e delle figlie.

KarmaKoma ha detto...

Nonno, vedi di prestargli a qual bimbo la tua torcia con cui andavi di notte nel "reveten" a fare i travasi della damigiana ...Ora a te non serve più. Grazie.

Detari ha detto...

i nonni sono il mio rimpianto. sono vissuto a 500 km di distanza da loro, per cui non li ho potuti conoscere bene. inoltre 3 di loro se ne sono andati quando ero ancora piccolo, di conseguenza ho vaghi ricordi. L'ultimo, il nonno paterno del quale porto il nome, l'ho visto sempre lontano,serioso in volto e distaccato, ma ho un ricordo particolare dl lui. quando lo andavamo a trovare (il che capitava 2 o 3 volte l'anno)appena si rendeva conto che stava arrivando l'ora della nostra partenza era lui a lasciare per primo casa (la sua) con la scusa che doveva andarsene al circolo dei cacciatori. Non era mancanza d'affetto, non amava il distacco e non voleva dimostrarlo agli altri.
questa cosa l'ho scoperta dopo la sua morte, quando ero un'adolescente ed iniziavo a conoscere meglio il mondo degli adulti.
una parte del mio cuore è napoletana, ed il mio nome è Gaetano, nome che ho rinnegato da ragazzino (mi facevo chiamare con il mio secondo nome) ma che da allora porto con orgoglio.

Anonimo ha detto...

La mia cara nonna si e' spenta alla veneranda eta' di 94 anni pochi anni fa', e' stata la nonna con la qual sono cresciuta a ; pane e nutella , bagni nella tinozza di latta , lenzulo di tela con il profumo di marsiglia e tanti rosari pomeridiani ! sapete mi manca e mi manca quel profumo di marsiglia .... guya

U carcamagnu ha detto...

ti credo guya, altrochè... ognuno i suoi profumi dell'infanzia e dell'adolescenza, tu il sapone di marsiglia, io il panino e la birra...
ma anche i petti di pollo fritti, le patate al tegame, i fagioli in umido che mi mangiavo direttamente nella pentola alla maniera di Bud Spencer...

ju72 ha detto...

la mia nonna...mancat alla sola età di 67 anni...me la ricordo per "le uova sbattute con il cacao"....

U carcamagnu ha detto...

'azzo che giovane... ha l'età di mia madre...

lo sbattutino al cacao... quanti me ne sono slurpati dalla vecchia...
un po' ci faceva i lvov e un po' ce lo riflava a noi nipoti...
io ci mettevo il cacao perchè ero cioccolatodipendente...

Detari ha detto...

la salsiccia con le rape ed il caffè annacquato per i bambini

KarmaKoma ha detto...

vovo sbatù, risotto coi fegatini e niente acqua che fa male ma vino rosso che fa cantare.

U carcamagnu ha detto...

detari, visto l'aventino di tex mi devi fare tu la ricetta delle salsicce con le rape... ti prego!!:-))
scritta a modo tuo, non sentirti in dovere di emulare il nostro chef (un brutto ceff...^_^), ognuno il suo stile, ognuno le sue pietanze...:-)

ju72 ha detto...

l'altra nonna è morta a 91 anni..però era non vedente e stava sempre nella casa di riposo...purtroppo non andavo molto da lei...mi ha sempre messo tristezza quel postoe quando ho potuto..limitavo molto le visite

Detari ha detto...

caro carca sarà fatto.....(appena posso nauralmente)

SJ ha detto...

qua la cosa si fa un po' + complicata

non me la posso cavare tra un torero e un marzullero.....

su 4 nonni ne ho conosciuti tre
quello di cui porto il nome Vincenzo è morto appena dopo la 2 guerra mondiale per una malattia contratta in africa e la nonna paterna rimasta sola ha dovuto tirare su 5 figli ero ancora un ragazzetto quando anche lei ci ha lasciati, il ricordo + fulgido che ho di lei sono le caramelle quelle con lo spicchio di arancio o di limone disegnati sull'involucro che le avvolgeva.
ho un ricordo + fulgido dei nonni materni quand'ero piccolino ero abitualmente nella cantina del nonno artigiano (fabbricava ceste e panieri) e lui mi intagliava col suo coltellaccio da lavoro un coltello di legno oppure mi permetteva di piallare le liste che poi utilizzava per tenere insieme il lavoro.......

quelle stesse ceste che aiutavo a mettere sul pullman a mia nonna che portava al mercato della città + vicina 40 km per venderle

il nonno era burbero quando serviva ma un gran pezzo di pane
anche lui se n'è andato presto a 71 anni + di 25 anni fa allora ne avevo 16 mi pare.

Mia nonna materna invece una gran lavoratrice e per quanto sembrava dura tanto invece era dolce amabile e caritatevole.....

lei se n'è andata pure 1 anno e 8 mesi fa....ad 80 anni

come non ve lo racconto perchè il suo calvario verso la fine è stato pittosto straziante ed ingiusto....

Anonimo ha detto...

Quando l'unico figlio maschio portava a casa dalla riviera la tedesca o la svizzera di turno,
mia nonna, pensando fosse al volta buona, preparava a pranzo un ragù di carne e piselli con tagliatelle
romagnole docg e poi delle uova in
camicia in mezzo al restante ragù.
Era un successo, io ero piccolo ma
crescevo bene con cotanto zio in
quel di Rimini.
La sera i passatelli in brodo di
"galeina", piada e pollo al coccio
rosolato al burro di "contadeina"
cosa facesse dopo mio zio mi è
oggi facile immaginare.
La nonna, materna, si spense a 94
anni in pace con tutti e amata da tutti .. e tutti gli anni, di novembre, vado da lei con immutato
amore.

U carcamagnu ha detto...

menenio e amici tutti, chissà se le nostre nonne e i nsotri nonni si sono conosciuti nell'Oltre. speriamo di no, starebbero facendo a gara a chi ha il nipote più minkione...

Gobbo Materano ha detto...

In pratica,per fortun,io ho ancora tre nonni vivi.

Però la nonna a cui ero più affezzionato se ne è andata quest'estate all'età di 76 anni.

E' con lei che sono cresciuto le estati da piccolo.Mi ricordo che ogni volta che tornavo da giocare a pallone diceva "Non bere assai che l'acqua fa ingrassare"

Se ne è andata così all'improvviso.Era andata con le sua gambe all ospedale.
E io non sapevo nemmeno fosse all'ospedale perchè eravamo ad un matrimonio.
Io pensavo stesse bene e invece era passata a miglior vita ...

KarmaKoma ha detto...

Ho passato un anno della mia all'ospizio (ma non era a Milanello) ma vicino a casa mia, da buon mammone non ho voluto fare il militare: l'anno più intenso e costruttivo della mia vita. Li ho conosciuto persone che sono state dimenticate da tutti e da tutto e avevanno delle storie da raccontare: aspettavano solo qualcuno che le ascoltasse. Porto ancora nella mia mente i loro racconti, sono indelebili, come pure i loro sorrisi, quando gli donavo una sigaretta o un sigaro, o meglio ancora un attimo del mio tempo.

Anonimo ha detto...

gobbo quanto si dolce !!! spero di trovare un badante come te' nella mia vecchiaia !

Anonimo ha detto...

Ho vissuto la stessa esperienza del gobbo: obiezione di coscienza in un centro anziani, confermo le sue parole. Sono andato avanti a prestare volontariato in quel centro altri 2 anni dopo il militare, fino a quando il lavoro e famiglia mi hanno lasciato un ritaglio di tempo, insomma....

Oggi ho ancora una sola nonnina, 85anni, mitica e in gran forma, che adora Niesviev e Del Piero anche se è milanista e pure tanto!
Praticamente vede più partite lei di me, anche se a volte è ancora convinta che ci sia Maldini nel Milan, e io ogni volta: ma no nonna, ormai avrà 40 anni!
:-))))))))

Anonimo ha detto...

I nonni sono un patrimonio straordinario.

Io ho adorato in particolare il mio nonno materno, che si è spento 11 anni fa.
Mi sa che ve ne parlerò.

Nessuno nella vita mi ha insegnato quanto lui e ho stimato quanto lui.

Nella vita vera, si chiamava come il carcamagnu.

Ricordo come fosse ieri l'ultima volta che l'ho accompagnato a fare la chemio. Ricordo come era vestito, pettinato, e il suo profumo.
E soprattutto ricordo quello sguardo quando siamo usciti dalla clinica: quello scrutare intorno avidamente. Aveva 80 anni, aveva già capito che quella era l'ultima volta che entrava a fare quelle flebo. Ma non c'era tristezza in quegli occhi, ma il piacere di guardare il mondo ancora, con lo stesso piacere, la stessa curiosità, lo stesso stupore.
11 anni dopo mi scende ancora una lacrima.
Grande nonno, un esempio meraviglioso. Quel momento per me non è tristezza, ma gioia immensa, è il vero significato della vita e di come va vissuta.