MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


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lunedì 3 novembre 2008

Uomo o Zona...find the difference? (Parte Prima)


Vorrei oggi parlarvi di un problema attuale e ogni tanto riproposto dalla stampa o dagli addetti ai lavori. Il marcamento individuale, e le differenze tra quello a zona e a uomo. Negli ultimi anni in Italia abbiamo assistito ad un generale cambiamento tattico difensivo:dalla tradizionale marcatura a uomo(uno o due difensori in marcatura stretta ed il libero in copertura) siamo passati alla marcatura a zona (tre-quattro-cinque difensori distribuiti sull'ampiezza del campo con compiti di responsabilità diretta nello spazio ripartito). Ma è prassi odierna assistere ad affermazioni del tipo:" Oggigiorno non si sa più marcare a uomo". Andiamo allora ad analizzare se e quali differenze si verifichino nelle marcature individuali dei due diversi atteggiamenti difensivi. Quali possono essere le cause? - E' un discorso di didattica specifica abbandonata,di scarsa applicazione degli allenatori,i quali preferiscono dedicarsi alla tattica collettiva più che a quella individuale? - Oppure questa situazione è l'effetto di un problema più grande, dovuto alla maggiore complessità nel sistema cognitivo a zona ( e cioè al maggior numero ed alla qualità delle variabili da considerare e quindi delle informazioni e delle percezioni necessarie al difensore? Cerchiamo di entrare nella problematica, e in questa prima parte parleremo della Marcatura ad UOMO. 1) Con il libero le variabili sono date da Palla,Avversario, Porta(col significato anche di quanto distante dalla porta) 2) Lo spazio pericoloso è garantito ed assicurato dal libero,il quale decide cosa e come fare a seconda delle situazioni 3) L'organizzazione difensiva è semplificata:basta predeterminare l'interazione tra due(tre) giocatori con compiti prefissati(in marcatura e copertura) Gli SPAZI nella marcatura a uomo: a) Generalmente sono protetti o coperti dal libero(non mi dilungo sulle casistiche specifiche) b) E' facile il fuorigioco individuale:sia per il libero,sia per ogni difendente che si trovi da solo con l'avversario alle spalle del libero c) E' semplificato anche il fuorigioco collettivo:basta applicare la regola di "non dover mai vedere il numero della maglia del libero" cioè non stargli mai dietro,se avanza lui avanzo anche io,cercando di rimanere sulla sua linea o seguirlo nell'avanzamento Cosa significa quindi per il marcatore? - Il suo primo e spesso unico problema è il diretto avversario - Lo spazio di competenza è la prorpia zona d'ombra oppure lo spazio a disposizione dell'avversario diretto - Le variabile sono note e chiare (palla-avversario-porta) Ad uomo la logica difensiva quindi possiede caratteri precisi,definiti,comprensibili e con responsabilità di intervento predeterminabili, in questo modo il difendente è in condizione di trovare la giusta posizione e di rispondere ad ogni situazione con relative variazioni. Egli ha certezze di comportamento,conosce i propri doveri e comprende a quali input reagire. L'intervento dell'allenatore,in questo caso, diventa abbastanza facilitato per quanto attiene l'organizzazione collettiva,mentre si fa' altamente sofisticato per quanto riferente al comportamento del singolo,sia esso un marcatore o il libero. La prossima volta parlerò del marcamento a zona.

Ju72


7 commenti:

KarmaKoma ha detto...

Mi sembra di tornare ragazzo e leggevo i libri di Pelè ... bravo minkione

ju72 ha detto...

questo intervento..più gli altri due che metterò...fanno parte della mia tesina di quando ho preso il patentito di allenatore.

Con il tempo l'ho integrata con articoli presi da riviste o altro...all'inizio erano 4 pagine scarse oggi, tra esempi e tutto sono circa 30.

Lo so' che forse è troppo tecnico..però l'ho messa lo stesso d'accordo co Carca per dare uno spunto di riflessione....

...la mia tesina era...appunto "differenze tra marcatura a zona e gmarcatura a uomo"...volevo dimostrare che era la stessa cosa...in contrapposizione a cosa diceva Romeo Benetti(mio istruttore al corso) che spiegava solo quella a zona e diceva a tutti di giocare a zona....feci la prova pratica con un esercizio solo che dimostrava come la difesa a tre poteva fare gli stessi movimenti a zona e uomo...per mezz'ora Benetti mi ha provato a mettere in crisi..poi alla fine...mi disse..."Bravo bell'esrcizo..però ho ragione io..meglio la zona..vero?"....certo mister...."Bravo...promosso!!"

..minkia..non ho mollato!!!! eheheheheh

Detari ha detto...

anche io rimembro i temi in cui piccolissimo leggevo le tecniche e le tattiche del calcio che uscivano con ciaocrem :-)))
ju72: bene

KarmaKoma ha detto...

Non oso pensare che t'avrebbe fatto Benetti se ti marcava ad uomo ...

ju72 ha detto...

Benetti..un personaggio...beve molto...anche se lì al corso dopo le lezioni si limitava a bere latte....non vede più di 30 cm davantia se e guida come un pazzo....mai contrddirlo...ha sempre ragione lui....all'orale ero insieme a un allievo che faceva il dentista alui ha chiesto notizie sul suo lavoro a me...piaciuto il corso? ...si molto..."bravo ciao" la sua risposta...

KarmaKoma ha detto...

Brio il mio idolo quando da giovane promesa del calcio ne rivestivo il ruolo nella mitica ASTON VILLA (si, si chiamava proprio così la mia squadra).

Anonimo ha detto...

Scusate neh, ma questo pezzo di ju72 è bellissimo. Vogliamo rimetterlo con la giusta impaginazione? al momento è centrato e difficilissimo da leggere!