MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...
qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono

... contiene espressioni di superbia,
arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...

... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



giovedì 20 novembre 2008

Uomo o Zona...find the difference? (Parte Terza)


Concludo con la disanima delle differenze tra marcatura a uomo e a zona, questi
tre brevi articoli che vi ho postato.
Inizierei quindi con la domanda che vi avevo lasciato la volta scorsa:
"Si marca quindi in modo diverso tra uomo e zona?"
ASSOLUTAMENTE NO:
- non c'è differenza di comportamento quando si deve marcare e cioè occupasi direttamente di un avversario,
sia in una disposizione ad uomo, sia a zona. I parametri di riferimento sono sempre gli stess(palla-porta-avversario).
La differenza si concretizza nel fatto che:
- ad uomo la distanza dall'avversario viene determinatadal difensore, perchè, trovandosi sempre nei pressi
dell'avversario, il difensore stringe o allenta la marcatura a seconda della distanza della palla e in situazione;
quindi è sempre pronto ad anticipare per la conquista della palla:
- a zona il difensore non sempre è in condizione di poter determinare nell'immediato la distanza dall'avverario, perchè
agli stessi parametri della marcatura a uomo si devono aggiungere. il fatto di non dover e poter seguire l'avversario
per tutto il campo; dover osservare il comportamento dei compagni; dover garantire la copertura del proprio spazio in modo
libero da parte di avversari diversi e con tempi di gioco differenti.
Per questi motivi a zona l'attenzione e la concentrazione mentale, unita alle conoscenze tattiche collettive
predeterminate dall'allenatore, diventano fondamentali.
L'elasticità decisionale nel decidere se "Marcare o Coprire" (con il rischio di perdere il proprio uomo) e la distanza
iniziale dall'avversario diretto rischiano di far apparire diverso l'atteggiamento nel marcare individualmente.
In realtà quando si decide di "attaccarsi" all'avversario le regole sono sempre le stesse.
La difficoltà consiste nel fatto che a zona la marcatura non rimane costante: sul movimento in ampiezza dell'avversario,
quasi sempre lo si cambia con un compagno; in partenza non sempre si è già in stretta marcatura; spesso l'avversario
arriva nella propria zona già in movimento; questi ed altri fattorifanno pensare che non si sia più capaci di marcare
INDIVIDUALMENTE.
Conclusione.
1) Non si può affermare che a causa della marcatura a zona si sia persa l'abilità nella marcatura a uomo, ma che
certamente è cambiata la didattica
2) L'allenamento diventa più complesso e l'abilità dell'allenatore è di far risaltare in modo collettivo le variabili
comuni, semplificandole; nello stesso tempo deve continuare sul lavoro individuale dell'1:1 nelle varie situazioni di
gioco.
3) Non priviulegiare una cosa rispetto all'altra (allenamento collettivo-allenamento individuale):
esse sono interdipendenti e necessarie.


ju72

5 commenti:

Anonimo ha detto...

apposta sacchi disse a filippo galli e f baresi dovete imparare da mussi (mi pare) all'epoca. Veram ora non ricordo a chi si è portato da dove veniva ma la storia è vera.
Sabato sera non potrò vedere la partita . Mr chi dici che fa la cagata su ibra dei ns centrali?

ju72 ha detto...

credo che su Ibra giocherà Chiellini....il problema potrebbe essere cruz a sx...su Molinaro...

però a metacampo potremmo trovarsi 1 in più se Mou fa' veramente 4-3-3 e questo ci darebbe un vantaggio...vediamo

Detari ha detto...

io dico che muuuuu non ha il coraggio di giocare a tre punte, già con il palermo mi sembra che abbia cambiato qualcosa....

U carcamagnu ha detto...

secondo me murino mette cruz e ibra in attacco, che sono entrambi mobili e dotati di buoni piedi, e sulle fasce fagiolo manzini da un parte e balotelli a destra per tenere impegnato molinaro, che altrimenti molino e gnedved macinano maicon su quella fascia.

muntari e vieira in mezzo.

la velocità e la potenza fisica di amauri saranno determinanti contro materazzi e burdisso, se quel pazzo farà giocare ancora burdisso.

Detari ha detto...

io dico che se si mette a far fare il terzino a balotelli allora è la volta che molinaro fa una doppietta...sarebbe orgasmico!