MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...
qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono

... contiene espressioni di superbia,
arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...

... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



mercoledì 24 dicembre 2008

Natale avvelenato

La Champions, il campionato, il Santiago Bernabeu e lo Stamford Bridge.
Ce ne sarebbero di cose belle da rivivere, di cose future da ipotizzare e sognare, di dati da analizzare, di imprese da celebrare ora che la vita calcistica si ferma un attimo a riposare.
C'è un campionato che ci vede lottare per vincerlo, c'è una Champions League che ci mette di fronte a una delle sfide più affascinanti della nostra storia, arrivare a Roma e tornare sul tetto d'Europa, c'è una squadra che nonostante mille peripezie, mille sfighe, mille attacchi mediatici anche da media amici è li, a lottare per vincere, come da tradizione centenaria della Juventus

E' Natale, periodo di riflessione e di festa, ma sembra che nessuno se ne sia accorto.
E' Natale, periodo di gioia e tranquillità, ma qui di tranquillità e gioia neanche l'ombra.
Cos'é?
Un fuorigioco sbagliato che produce dall'interno della tifoseria tutto questo rigurgito di veleno e di vomito verso la Juventus?
Non credo.
Credo piuttosto che appena si ferma il campo di mietere vittorie e soddisfazioni (per alcuni vere, per alcuni invece accolte a denti strettissimi) chi ha a cuore il gossip, le dichiarazioni distorte dai pennivendoli, veline di agenzie, titoletti sui giornali e chi più ne ha più ne metta si senta rinfrancato e forte visto che prima era indebolito da vittorie tanto significative quanto devastanti dell'infinita e interminabile operazione Destabilizza la Juventus.
Io non mi faccio soffocare dai rigurgiti di vomito di cose tipo Ranieri via perchè Giovinco non è entrato sul 5-0, né avvelenare da Cobolli servo di Moratti perchè Vocalelli titola quel che gli pare, né rovinare il Natale a discutere del sesso degli angeli sui segni di interpunzione del virgolettato di Secco o che Cobolli pensa che questa Juventus non sia la Juventus di 15 anni fa.
E' Natale e a Natale mi fermo a riflettere, celebrando Del Piero che ammazza il Real Madrid al Bernabeu dopo 40 anni, pensando allo Stamford Bridge dove la nostra storia fatta di uomini prima ancora che giocatori si scontrerà contro l'esercito del mecenatismo e del calcio moderno fatto di lustrini, pajettes e miliardi, sperando che al ritorno dalle vacanze piano piano rosicchieremo qualche punto all'Inter per andarci a prendere il 30° scudetto, asserendo che nonostante abbiamo giocato senza mezza rosa per 3 mesi e mezzo siamo in corsa ovunque, giocando un buon calcio e dimostrando che siamo quel siamo sempre stati, la JUVENTUS, una squadra di calcio formata da uomini, prima ancora che calciatori.

Buon Natale a chi ama la Juventus intesa come squadra di calcio formata da uomini prima ancora che calciatori, indifferenza per il resto, non ce la farete a rovinare tutto.

PDBE

10 commenti:

Anonimo ha detto...

apro gli occhi e penso a te....

KarmaKoma ha detto...

Carlo: bene e sono commosso. Uno juventino vero, di quelli senza torcicollo, di quelli che guardano sempre verso il campo.
Auguri amico mio.

SJ ha detto...

eh eh
gli ultimi due cavalieri dopo l'apocalisse natalizia

SJ ha detto...

come diceva il buon GT col cervello Turbo
in due facciamo l'italia

il Nord Est si congiunge col Sud Ovest solo idealmente purtroppo. chissa che fa il nostro Pavone Padovano?

cmq il pezzo di Carlo l'avevo letto ieri anche su VS e come al solito ha suscitato un vespaio.

la pure se dici me scappa na scurreggia c'è chi non è daccordo...

allora io dico Deo Gratias (scusate se non si scrive così ma non ho tempo di andare a guardare la forma corretta) che si è inventato questo Blog dove 4 amici ma anche 14 o più possono venire per confrontarsi pacatamente come potrebbero fare degli amici al bar mentre sorseggiano amenamente una birra, magari a volte ci scappa pure un vaffanculo senza paura che ti ritirino la patente di juventinità.

il forum mi pare proprio na discoteca dove c'è gente di tutti i tipi la rissa è sempre con l'interruttore su ON e i buttafuori non guardano in faccia nessuno......

KarmaKoma ha detto...

bella metafora minkione pelù ,,,

SJ ha detto...

CONCORDE

Anonimo ha detto...

non commento /

sapete come la penso /

per non intristir il dolce idillio /

dall'amaro topic mi esilio


matt84

Anonimo ha detto...

Natale in casa Legrottaglie 'Gesù mi ha cambiato'

09:39 del 24 dicembre

Scusate se oggi non vi parlo dell’inseguimento all’Inter o del Chelsea, che affronteremo a febbraio. Oggi consentitemi di ragionare insieme a voi di qualcosa di più attuale, visto che domani sarà il giorno di Natale e magari è proprio l’occasione giusta per spiegare meglio quella scritta sulla maglietta che ho mostrato domenica, dopo il mio gol all’Atalanta. C’era scritto: «Gesù vive». E il messaggio è proprio questo: Gesù non è la statuetta del presepe, ma qualcuno con cui si può parlare, qualcuno che ci può stare accanto, qualcuno a cui pensare e non solo in questo periodo in cui può sembrare naturale farlo. Gesù nasce nel giorno di Natale, ma continua a vivere per tutto il resto dell’anno. In questi giorni, bisognerebbe andare oltre la statuetta.

Per me è stato così. Avevo tutto: fama, soldi e ciò che queste due cose portano spesso con sé. Ma la mia vita era un puzzle in cui mancava un pezzo, non era completo, anche perché quel pezzo era fondamentale. Ma tutto ciò non deve sembrare solo filosofia: tutta teoria e niente pratica. Sono infinite le azioni per far vivere veramente Gesù e si possono riassumere nel suo comandamento più bello ed efficace: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Che vuol dire: comprensione, tolleranza, pazienza, bontà. Prima ero scontroso, spesso arrabbiato, inquieto. Per esempio, quando non giocavo me la prendevo moltissimo, peggiorando spesso la situazione. Ora sono più sereno e il fatto di essere nelle mani di Dio mi ha dato ancora più carica e determinazione per mettere completamente a frutto il talento che Dio mi ha concesso. Buon Natale a tutti.

Nicola Legrottaglie

Anonimo ha detto...

un po' di quiete prima dell'anno nuovo ed ho scelto le parole del nostro pastore preferito per portare calma gioia e serenità

il post con le cartoline illustrate non mi pareva quello + adatto eh eh

Anonimo ha detto...

avvelenato anche da chi
vorrebbe subdolamente celebrarlo
con le fette di panettone ...
agli occhi per fare di ogni erba
un fascio
ma un vangelo che si legge in
agosto parla di angeli mietitori
che distingueranno la zizzannia
per gettarla nella fornace ..
dove saranno lacrime e
stridor di denti
Buon Natale a tutti
indistintamente
belli e brutti