Un allenatore mistico happelliano...

Visto che il Gobbo playboy mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, vedo di fare un pezzo su Martin O'Neill......
Che dire di Martin O'Neill? E' una persona garbata, se lo vedete in qualche foto potrebbe sembrare un semplice impiegato di ufficio, magari potreste scambiarlo per il vostro ragioniere, per il vostro vicino di casa.... poche persone potrebbero pensare a lui come ad un grande ex giocatore di calcio, vincitore di 2 Coppe Campioni col mitico Nottingham Forest di Brian Clough, e soprattutto, di un ottimo manager che costruisce grandi team partendo da un cumulo di macerie...... ma andiamo con ordine.....

Martin O'Neill nasce a Kirlea, nell'Irlanda del Nord, il 1 Marzo del 1952. Cominciò la sua carriera sportiva con il calcio gaelico ma lasciò subito entrando nella squadra dei Distillery, dove, nel 1971, segnò nella fu Coppa delle Coppe contro il Barcellona nella partita che vide la sua squadra perdere 3-1. Evidentemente fu lì che si fece notare dagli scout del Nottingham Forest che lo prelevarono dal Nord Irlanda per portarlo in Inghilterra.

Nel 1975 Brian Clough diviene manager dei Forest e Martin diventa il perno del centrocampo. E' il leggendario Nottingham Forest vincitore di 2 Coppe Campioni di seguito, 1979 e 1980, ed è probabilmente lì che imparerà parecchi trucchetti dal grande Brian.... Nel frattempo conduce l'Irlanda del Nord ai Mondiali del 1982 in Spagna dove la sua nazionale riesce a battere la squadra padrone di casa, le furie rosse.... dopodichè passa i suoi ultimi anni da professionista in giro per l'Inghilterra.

Comincia la sua avventura come allenatore nel Grantham Town nel 1987, poi passa allo Shepshed Charterhouse ed approda al Wycome Wanderers, che porta nei professionisti vincendo il Campionato.
Dopo un breve e burrascoso perido col Norwich, passa al Leicester dove, nonostante un inizio difficile, guadagna la promozione in Premier League.
Una volta giunto in PL O'Neill vince la Carling Cup nel 97 e nel 2000 ed arriva in finale nel 99. In campionato finisce sempre tra le prime dieci e le vittorie in Coppa lo portano in Coppa Uefa, dove però non ha lunga vita.

Dopo il Leicester passa al Celtic, la squadra che gli darà fama internazionale. E' lì che verrà definito dai supporters biancoverdi Martin The Magnificent e Blessed Martin. Premessa: il Celtic veniva da numerose stagioni deludenti e soffrivano del complesso di inferiorità nei confronti dei rivali Rangers. Nel suo primo Old Firm, contro i Rangers di Advocaat - Zenith San Pietroburgo per i più disattenti e discepolo di Happell, Martin O'Neill ed il suo Celtic vincono 6-2, guardate la faccia dell'olandese in qualche filmato su Internet durante quella partita.... Al termine del suo primo anno il Celtic finirà con il treble: campionato e le 2 Coppe scozzesi.
Oltre a vincere campionati e Coppe, i biancoverdi arrivano in finale di Coppa Uefa col Porto di Mourinho nel 2003 dove però perdono 3-2. Durante il periodo scozzese Martin O'Neill ha il pregio di resuscitare, o meglio, di rendere un fuoriclasse, lo svedese Henrik Larsson che grazie a lui raggiungerà il Barcellona qualche anno dopo.

Nel 2005 Martin si ferma per stare a fianco della sua moglie Geraldine, malata di cancro.

Nel 2006 c'è la caccia al successore di Eriksson che lascia la panchina della nazionale inglese. Martin per un po' ci spera ma la FA, come solito, sceglie il solito koglione, Steve McLaren ed i risultati sono stati evidenti. In quella stessa estate, il presidente uscente dell'Aston Villa, contestatissimo dai tifosi, prima di lasciare riesce a trovare un investitore americano per la squadra di Birmingham e chiama Martin O'Neill ad allenarli.
Durante la presentazione il nordirlandese viene festeggiato come il salvatore della patria, e lui, in conferenza stampa, ammette che è arrivato all'Aston Villa per riportarla in finale di Coppa Campioni, dove manca da 25 anni....
Prima del suo avvento l'Aston Villa era una squadra allo sfascio, fischiati ad ogni partita e con molti buoni giocatori in procinto di lasciare. Uno di questi era Gareth Barry, che aveva un accordo di massima col Portsmouth. Martin convince l'inglese a restare e lo fa capitano della sua squadra. Ma prima, compra il perno del centrocampo del suo Celtic, Stylian Petrov....
Prima partita, al nuovo Emirates Stadium, Arsenal - Aston Villa: partita tattica ma sono i Villans a passare in vantaggio con gol di Mellberg, colpo di testa da un azione di calcio d'angolo. L'Arsenal poi pareggerà la partita ma la squadra di Birmingham, nelle prime partite, mantiene una striscia positiva fino al 28 Ottobre.
In questi anni Martin O'Neill riprende giocatori in decadenza come Laursen e Carew, rende importanti e famosi giocatori come Mellberg, ora alla Juventus, e Barry, che era in procinto di passare al Liverpool. Prende giocatori giovani dalla Under 21 inglese come Ashley Young dal Watford, Milner dal Newcastle, Agbonlahor messo in prima squadra dalla Primavera, Curtis Davies prelevato dal WBA, allora in Championship, Reo Cocker dal West Ham ed inventarlo come terzino destro ogni tanto, preleva scarti di altre squadre come Sidwell dal Chelsea o giocatori passati di moda come Luke Young del Charlton o Friedel dal Blackburn.

Quest'anno l'Aston Villa è in lotta per un posto in Champions League, al quarto posto davanti ai Gunners e a pochi punti dalla vetta. Giocano con un 4-5-1 con difesa alta, di solito Laursen e Davis, tre in mezzo, di solito Petrov regista, Barry e Sidwell, due ali, ora Young, la fantasia, e Milner quello che fa lavoro oscuro di copertura e di proposizione, un po' come Kuyt per il Liverpool. Davanti, con Carew infortunato, c'è Agbonlahor, velocissimo ed abbastanza tecnico.

Che dire di più? Aspettiamo la fine della stagione e vedremo se sarà riuscito a compiere il suo ennesimo miracolo, quello di rompere il dominio delle 4 d'Inghilterra.

Piccola curiosità, Martin O'Neill, nonostante abbia abbandonato gli studi di legge, è appassionato di criminologia: Paura, eh?

E con questa citazione del kazzo finisco il pezzo..... piaciuto?

Schizofre Nico