Il respiro del diavolo

Il respiro del diavolo è un film di Stewart Hendler del 2007, con Josh Holloway, Blake Woodruff, Joel Edgerton, Sarah Wayne Callies, Dulé Hill, Michael Rooker, Teryl Rothery, Tara Wilson, John Kapelos, Rekha Sharma. Prodotto in USA. Durata: 95 minuti. Distribuito in Italia da Eagle Pictures a partire dal 23.01.2009.

Nella buona sostanza il leggendario SAWYER (Josh Holloway), bello&dannato della leggendaria serie TV LOST, si ritrova con un bel film cucito addosso per sfruttare il suo buon impatto emotivo nei panni del cattivo-che-non-è-cattivo-anzi-è-parecchio-buono.
In breve, 4 criminali da strapazzo ricevono l'incarico di rapire un bambino di una facoltosa famiglia.
Compiuto il rapimento cominciano le divergenze: Max (Holloway) e la sua fidanzata hanno bisgno dei soldi per comprarsi un locale e cambiare vita, gli altri due sono i criminali veramente cattivi, che avrebbero già deciso di seccare il bimbo quanto prima.

Peccato che l'infante abbia la capacità di leggere le menti e di sussurrare cose da fare. Ovviamente cose orribili.
Così in un vecchio albergo abbandonato e vetusto perduto nelle nevi del Maine, i quattro poveri criminali, sobillati dal finto innocente con visioni e presagi di accadimenti spaventosi e sanguinolenti, cominciano a freddarsi reciprocamenente.

Scena più significativa: preso atto che il bambino non è normalissimo, Max e compagna, reduci dalla morte degli altri due scapicollati, pensano di restituire il bambino alla sua famiglia e di chiuderla lì. Ma la piccola peste appare e commenta "Non voglio andare a casa, mi diverto con voi".

Finale spoileroso: alla fine colui che aveva ordinato rapimento sperando nell'uccisione del bambino si rivela essere la madre stessa del piccolo demonietto, ma quando l'eroico Max la incontra per dirle che lui non ucciderà mai un bambino, lei, che aveva portato i soldoni come da accordi, estrae una pistola e si suicida.

Il finale finale però non lo racconto.

La trama è parecchio banale, l'ambientazione molto bella, la recitazione accettabile, cameo per Michael Rooker invecchiato ma sempre perfetto nelle parti del cattivone, lo si ricorda come inaccettabile maniaco in Henry pioggia di sangue.
Gli stilemi dell'horror ci sono tutti, dagli orrori buttati in primo piano di sorpresa, alle sagome nere che si muovono sullo sfondo, alle porticine socchiuse, alle parole che strisciano tra i muri giungendo lontano, ai disegni demoniaci sulle pareti in legno della casa, accette, mani insanguinate, eccetera eccetera.

Manca il colpo di coda finale, il cosiddetto anticlimax, tutto ci è svelato per tempo, e si attende solo di capire chi e come sopravviverà nello scontro tra il piccolo demonietto (interpretato da un bambino assai insulso e per nulla demoniaco) e il mitico Max.

Sostanzialmente: un bel film tv softhorror da una ora e mezza, studiato per finire quanto prima nel piccolo schermo con le dovute pause pubblicitarie.

Personalmente in questo periodo della mia vita, i film con i bambini a cui viene fatto del male o a cui vengono fatti interpretare ruoli malvagi, non li posso vedere.

Se volevate andare a vederlo al cinema risparmiate la pecunia.

Horror patinato