MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...
qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono

... contiene espressioni di superbia,
arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...

... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



sabato 7 marzo 2009

Sui fattacci non si Nicchi


Marcello Nicchi (Arezzo, 1953)

Debuttò in serie A nel 1988 per decisione del dirigente arbitrale Cesare Gussoni, e nel 1993 venne indicato come arbitro internazionale dall'allora designatore Paolo Casarin. A livello internazionale, svolse le funzioni di IV° ufficiale di gara nella finalissima degli europei di calcio 1996 Germania-Repubblica Ceca, arbitrata da Pierluigi Pairetto allo stadio Wembley di Londra.

Mise termine alla carriera sui campi nel 1997 per scelta tecnica dei suoi superiori, dopo gli errori commessi durante il campionato di serie A 1996/1997, tormentata anche da un'operazione al menisco che lo tenne fermo per qualche tempo: in particolare, nella partita Vicenza-Bologna espulse lo svedese Kenneth Andersson che aveva semplicemente chiesto di essere sostituito dal proprio allenatore; mentre in Perugia-Napoli convalidò un gol segnato nettamente con una mano dal croato Milan Rapaic. Ma Nicchi fu protagonista di episodi controversi anche tempo prima quando, nel 1995 durante un Sampdoria-Inter, espulse per le veementi proteste il blucerchiato Roberto Mancini, che venne poi squalificato per 6 giornate.

Ha un consuntivo finale di 95 presenze in serie A, di cui l'ultima fu in occasione della gara Lazio-Hellas Verona nel 1997. Come dirigente arbitrale ha collaborato con il Settore Tecnico dell'AIA, che si occupa di questioni regolamentari, ed è tutt'ora osservatore degli arbitri UEFA, oltre che della CAN A e B.

Nel 2006, in seguito alla nomina di Luigi Agnolin quale Commissario Straordinario dell'AIA in sostituzione del presidente Tullio Lanese, che era stato coinvolto nello scandalo Calciopoli, insieme al collega Carlo Pampana della sezione di Pisa si oppose all'operato di Agnolin, chiedendo nuove elezioni per la presidenza dell'AIA e candidandosi personalmente. Alle successive votazioni del novembre 2006 venne però sconfitto da Cesare Gussoni, l'ex arbitro proposto da Antonio Matarrese, e verso il quale avevano fatto convergere i propri voti gli altri candidati della vigilia (Bruno Di Cola, Maurizio Mattei, Arcangelo Pezzella e Cesare Sagrestani).

Nel 2009 si candida per la seconda volta alla carica di Presidente dell'A.I.A.; in occasione dell'Assemblea Generale dell'Associazione, tenutasi a Roma il 6 marzo, consegue più voti (163 contro 155, con una sola scheda bianca) dell'unico altro candidato, Matteo Apricena della Sezione di Firenze.

7 commenti:

Edoardo Valentini ha detto...

Nicchi è un arbitro di nicchia
classe 1953 come me, ha partecipato
alla battaglia di Anghiari .. dalla
parte dei Milanesi guidati da Niccolò Piccinini e contro i Fiorentini estrasse i primi cartellini gialli e rossi che tuttavia non lo videro vincitore
ma si rifece subito dopo nel marzo 2009 sbaragliando la concorrenza e conquistanto l'aia .. con tutti
i polli fatti prigionieri.
Leonardo lo ha .. immortalato, nel
famoso dipinto sulla battaglia di Anghiari, con la bandierina di un
guardalinee protesa in avanti a
chiamare la carica dei suoi

Detari ha detto...

ma qualcuno al di fuori di ogni sospetto ogni tanto nooo? che ne sò uno nuovo, giovane e non brizzolato o pelato magari...

Detari ha detto...

e intanto si comincia a parlare di Deco...Robinho & Deco inizia a colpire molto di più dell'Alfabeto brindisino....
io dico che alla fine prendiamo Deco il classico ripiego alla Poulsen...

Anonimo ha detto...

speriamo di no..deco da un paio di anni non mi piace piu' ...
ok, se costa niente puo' anche venire...
ma spero vermanete che questa estate si spende..

io darrei buffon al bayern per ribery+10mln

Anonimo ha detto...

Cum tacent clamant

Edoardo Valentini ha detto...

vero chi tace acconsente
qui mark al sabato e alla domenica
dormono tutti ..
;-))

Detari ha detto...

visto su rai storia bellissimo documentario intervista di minà su Platini del '86...
mi hanno colpito....
-Platini che parla di Henry Michel il ct francese campione d'Europa e dice di lui "abbiamo vinto perchè ha giocato con 4 numeri 10, mai visti in una squadra tanti centrocampisti d'attacco tutti insieme"...degno del miglior SS;
-sul calcio in Italia.."in Francia era diverso, noi andavamo in campo non per i tifosi...in Francia non esistono i tifosi, esistono gli spettatori, noi andiamo in campo per fare uno spettacolo come al teatro..in Italia si và per i tifosi";
-dopo juve barca di coppa campioni in cui uscimmo, in sottofondo si sentono le domande che i giornalisti fanno al Trap sui CAMBI...lo criticano per i cambi...è proprio vero che da questo punto di vista il calcio non è mai cambiato;
-sui giocatori che parlano di calcio in tv in Italia...Michel dice "noi siamo costretti a dire banalità, ad es. una delle prime volte che ero in Italia dissi dopo una partita che per me sarebbe stato meglio giocare un pò più in attacco, il giorno dopo sui giornali uscì un titolo tipo Platini attacca il Trap, ma io non lo attaccavo rispondevo solo ad una domanda...da allora solo frasi banali...."
grande Michel anche fuori dal campo...