MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


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lunedì 4 maggio 2009

Chi ha ucciso il GIOCO del Calcio? Riflessioni Minkione.


ciao a tutti riemergo da 4 giorni durissimi, ma emozionantissimi...guastati dalle voci che giungonmo dallo spogliatoio Juve e dalla ennesima, a questo punto,prestazione inguardabile.
In questi 4 giorni ho provato ad avvicinarmi al calcio(che io consideravo tale) vero dei rgazzini e delle società dilettantistiche.Salvo rare eccezioni, ciò non è avvenuto.
Insegnamenti sbagliati, allenatori incapaci,offensivi e maleducati stanno sempre più infangando quello che consideravo lo sport più bello del mondo.
Spreco tempo e fatica a insegnare tanto e spero nel mio piccolo bene, non ho mai insegnato ai miei ragazzi a mentire, a essere maleducat o altro in negativo, insegno che per vincere basta fare quattro passaggi di fila palla bassa e chi se ne frega se arriva uno che ti ruba palla eva' a fare goal...insegno che quei 4 passaggi sono 4 tentativi di aiutare un compagno, che potrà essere l'amico in difficoltà nella vita comunue...ho parlato per 2 ora alle 11 di sera con Roberto Galia, lo conoscete, era l'allenatore di una di quelle squadre...chiedevo consigli e aiuti, ammiravo il suo portierino e i suoi 13 giocatorini che in 3 giorni non hanno fatto un "fiato" e lui in certi casi "allargava le braccia"....ho visto allenatori prendere per la gola un ragazzino di 11 anni!!!, alle ACADEMY JUVE???? ho fermato una partita perchè i ragazzini con solo 10 min per tempo, ne hanno passati almeno 15 a spintonarsi..io che quando avevo la loro età, scappavo di casa per giocare solo 5 min nella piazza del paese.
Ho perso la mia identità in questo sport....e due(tre???) dei professioni più pagati della Juve litigano con il loro allenatore nell'intervallo?? (e pensare che quando indosso la maglietta con il logo della Juve, me lo accarezzo ogni 5 minuti)ma a che livello è lo sport???
Ho parlato con Marchisio(poco) chee guardava con tenerezza i bambini che gli accorrevano contro...con Brazzo che timidamente mi stringeva la mano quando mi sono presentato e l'ho salutato....mi sono ritagliato piccole emozioni..(a parte quella con Bikila che non ho potuto incontrare)..ma niente mi ha fatto ritornare l'entusiasmo......ho ringraziato di non essere(l'unico tra 36 allenatori!!!)un allenatore di ruolo o comunque un Laureato in scienza motorie o ISEF perchè credo che proprio questo mio interesse per l'allenamento del calcio, che si ferma alla pura e semplice passione mi permetterà di guaradre al calcio con la mia solita spensieratezza, illusione e ingenuità.

Mister Segugio.

guardate, ho vissuto 4 giorni splendidi, durissimi perchè organizzare insieme a un team fantastico come quello con cui ho avuto l'onore di lavorare, un torneo con 900 bambini in cui tutto deve funzionare al 110%, non è semplice.
L'avevo presa come un modo per vedere come è il calcio in Italia,in quanto c'erano squadre da tutta italia.
Realtà diverse, e difficili, come quelle del SUD dove i ragazzini vivono il calcio come salvezza da altri problemi, e invece ho visto allenatori che per un minimo torneo sorvolavano le regole, tenevano ragazzini in panchina quando dovevano giocare obbligatoriamente tutti etc etc.
Vedo che poi alla fine conta vincere, ma non nel modo giusto che mi hanno insegnato alla JSS, ovvero vincere con il lavoro, la passione e il divertimento.
Come vi ho detto in questi 4 giorni ero l'unico che non era un diplomato ISEF o laureato in scienze motorie, l'unico che ha un'altra attività fuori dal calcio e dallo sport. E' stato per me emozionante quando mi è stato detto ieri prima di congedarci....io non ci avevo neppure pensato...qualcosa voleva dire(oltre al fatto che io avevo dato la disponibilità e magari altri come me non avevano potuto per impegni di lavoro o altro)...il mio non era uno sfogo dopo la prestazione della juve di cui non mi interessa niente...la Juve non c'entra quella è una realtà ovattata che non mi è mai appartenuta.....domani riprenderò i miei ragazzini e continuerò il solito cammino sperando che un giorno quando avrò 60 anni quel padre di famiglia mi saluti riconoscendomi tra tanti nel suo paese....

Mister Martina

10 commenti:

Edoardo Valentini ha detto...

il mondo del calcio è marcio da
decenni, forse è stato uno sport
puro solo nei primi anni della sua storia.
io sono più grande di te e se ben
ricordi ti postai un'esperienza personale dove ti raccontavo che
faceva "carriera" il figlio del
macellaio e quello del meccanico
solo perchè i rispettivi genitori
erano nel consiglio direttivo della
squadra/società ... bene detto
questo e citando come universalmente (te escluso) si
insegni a cadere e prender fallo
e cmq tutta una serie di trucchetti
che ben poco hanno a che vedere
col principio della cavalleria
di cui all'art.1 del gioco del calcio ... salto a piè pari
sull'argomento scottante e ormai
annoso circa la perduta identità
di noi tifosi e di juve in generale
dovuta unicamente al nuovo CORSO
estremamente imbarazzante per
incompetenza e AFFLATO
augh !!!!
fiero di essere un PESCE e di
PUZZARE perchè se puzzo lo faccio
di mia sponte, senza condizionamenti e seguendo solo il
filo conduttore della mia storia
di tifoso più che cinquantennale
e che si è inesorabilmente spezzato
non certo per colpa mia

KarmaKoma ha detto...

quindi non vincendo si perde l'identità di tifoso juventino?
non so se è così, io la sto perdendo perchè vedo che non c'è una squadra: ossia tutti che remano in una stessa direzione, mettendo il bene comune al di sopra del bene personale. Ciò non c'è più. Colpa di farsopoli? può essere ... ma ricordo che le stesse cose succedevano anche nel periodo d'oro. Il termine del primo lippi fu peggio di questo. Guadagnammo l'intertoto.

Scirea ha detto...

il calcio non è uno sport
o meglio
non lo è più, non a livello professionistico.
salva i bambini mister, se ci riesci.

Anonimo ha detto...

cari mister e tex, il problema è che siamo figli di un'altra juve e di un altro calcio. nel frattempo, molti juventini di oggi sono figli dell'era moggi, lippi, triade, ecc. e, purtroppo, con il fardello di farsopoli e compagnia. qualcuno l'aveva già scritto su queste pagine, ma si sa, siamo pappagalli...
noi, invece, siamo figli di atene, heysel, ed altri lidi poco felici. di una notte a bilbao. di presidenti che uscivano dopo 45 minuti per bersi un carlos III, e, nel frattempo, un certo carlos faceva gol.
siamo figli di una formazione che pronunciavamo quasi fosse una poesia da recitare in classe. era così facile...
ieri, un allenatore come ranieri non sarebbe mai arrivato. oggi, fa lo stesso. oggi, si parla di marketing, stadio nuovo, di sinergie. ma nessuno pensa al progetto sportivo, che è tutto il marketing di cui c'è bisogno. chiedetelo a quelli del manchester. chiedetelo a florentino perez, a chi caxxo vi pare. senza un progetto sportivo vero, da grande club, DA JUVE, non andiamo da nessuna parte.
sul calcio di oggi, non c'è molto da dire. caro mister. me ne andai dall'italia più di 12 anni fa. le cose funzionavano già così, come le racconti. davvero, non volgio fare della spagna un modello. ma qua, ai bambini, insegnano a divertirsi col pallone. in italia, no.
io sono di quelli che si fermano a vederli giocare, i bambini. non me ne vogliate, non sono un tecnico. mi piace il calcio e cerco di capirlo coi limiti di una persona che c'ha giocato un po', a livelli bassissimi, ma da grande appassionato. ti posso dire che non c'è paragone fra le squadrette spagnole e italiane. qui, i bambini giocano a fare i messi, i raúl, ecc. giocano per giocare e per sognare. in italia no. "segalo!", è l'ordine più dolce che ricordo dell'ultima volta che ho visto una partita di bambini in italia. è una questione di cultura. purtroppo io mi ricordo che ce l'avevamo anche noi. dove sia finita non lo so.
mbond

Detari ha detto...

cultura sportiva questa sconosciuta.
ricordo anni fà in un villaggio vacanza, tanti bimbi che giocavano a pallone, un torneo per farli divertire e farli giocare tutti bravi e non. in finale una squadra perde perchè all'ultimo minuto il portiere liscia su un rinvio e la palla termina in rete clamorosamente. ma aveva solo 9 anni e vedere alla fine il padre (solo spettatore) che lo rimproverava dandogli la colpa per la sconfitta fu uno spettacolo deprimente. il bimbo già abbattuto di suo dopo le critiche a dir poco accese del padre iniziò a piangere...

KarmaKoma ha detto...

sicuramente quel padre era un perdente nella vita.

Edoardo Valentini ha detto...

no gobbo non tirarmi per la giacchetta, sai che ho più volte
espresso il mio parere sul non
vincere del resto i 9 anni li ho
vissuti anch'io quando eravamo
poco più che una comparsa.
tuttavia eravamo una famiglia,
come ho detto su VS, dormivamo tra
2 guanciali: Agnelli e Boniperti
oggi i guanciali sono Cobolli e GIgli
che francamente sono di quanto
più alieno possa esserci nel calcio.
punto.
lo sapete come la penso
tutto qui, io avrei fatto la serie
C o anche la D con orgoglio e dignità dopo aver combattuto
contro il "sentimento popolare"
contro i media e magari perdendo
ma con una storia di tifoso senza
soluzione di continuità ..
e sapendo anche chi aveva fatto cosa ..
di chi è la colpa di tutto questo
malcontento dei bimbominkia dei
vecchiominkia come me di moggi
di elkann di cobolli e compagni
... c'è un problema bisogna
prenderne atto non certo sentenziarci sopra

ju72 ha detto...

guardate, ho vissuto 4 giorni splendidi, durissimi perchè organizzare insieme a un team fantastico come quello con cui ho avuto l'onore di lavorare, un torneo con 900 bambini in cui tutto deve funzionare al 110%, non è semplice.

L'avevo presa come un modo per vedere come è il calcio in Italia,in quanto c'erano squadre da tutta italia. Realtà diverse, e difficili, come quelle del SUD dove i ragazzini vivono il calcio come salvezza da altri problemi, e invece ho visto allenatori che per un minimo torneo sorvolavano le regole, tenevano ragazzini in panchina quando dovevano giocare obbligatoriamente tutti etc etc.

Vedo che poi alla fine conta vincere, ma non nel modo giusto che mi hanno insegnato alla JSS, ovvero vincere con il lavoro, la passione e il divertimento.

Come vi ho detto in questi 4 giorni ero l'unico che non era un diplomato ISEF o laureato in scienze motorie, l'unico che ha un'altra attività fuori dal calcio e dallo sport. E' stato per me emozionante quando mi è stato detto ieri prima di congedarci....io non ci avevo neppure pensato...qualcosa voleva dire(oltre al fatto che io avevo dato la disponibilità e magari altri come me non avevano potuto per impegni di lavoro o altro)...

il mio non era uno sfogo dopo la prestazione della juve di cui non mi interessa niente...la Juve non c'entra quella è una realtà ovattata che non mi è mai appartenuta.....domani riprenderò i miei ragazzini e continuerò il solito cammino sperando che un giorno quando avrò 60 anni quel padre di famiglia mi saluti riconoscendomi tra tanti nel suo paese....

Mark Spritz ha detto...

alla fine thuram qualche anno fa aveva ragione quando li chiedevano della juve e lui rispose:chi? XD

comunque pare che ritorna come magazziniere.

U carcamagnu ha detto...

ALLENARE I GIOVANISSIMI DEV'ESSERE BELLISSIMO. oltre che difficilissimo.

mi piacerebbe un giorno... chi lo sa...