MISTICO HAPPEL JUVENTUS MINKIA CLUB


Il blog del tifo juventino mistico happelliano

... Guida cosmica per juventini vagabondi ...
qui la mischia è ordinata ...
qui si tengono le castagne, la sopressa de casada, il lardo ed il vino buono

... contiene espressioni di superbia,
arroganza, vi sono le parolacce e le donnine no perchè se le vede la moglie...

... il calcio per il resto è sempre lo stesso ...
22 koglioni in mutande che corrono dietro ad un pallone del kazzo ...

Se ne consiglia la visione a Juventini Superdotati ...



lunedì 31 ottobre 2011

Allui


editoriale di Bertino
quando arriva
a cura del gobbo T. (assente da ticket al momento)

allora siccome l'editoriale non arriva (non ancora viene causa ponti)
vi racconto questa battuta fatta da un famoso comico napoletano
del quale non ricordo il nome ma è famoso sin dai tempi di Zelig
il quale dicette:

questa festa di "allui" è stata importata dall'estero e come al solito
a Napoli l'hanno capita e interpretata male
stamattina due ragazzetti mascherati
inceve di "dolcetto o scherzetto"
m'hanno detto
"portafogli e cellulare"


giovedì 27 ottobre 2011

Primi !!!


Quale modo migliore per noi Italiani appassionati di Juventus e di pasta c'è di festeggiare la nostra squadra??



malloreddus coi ceci e ... Pepe??


o una carbonara con zucchine ..

o quattro gnocchi che rifileremo sabato ...
a chi sappiamo ..

o due penne con le canocchie
fresche sgusciate


o meglio ancora spaghetti al brodettino di pesce

with the compliments of
che come dice nel suo blog
meglio primi che secondi

martedì 25 ottobre 2011

Juve batte Viola come un caco = festin bueo.
























































































Juventus Tuesday Night

Grazie a 2 biglietti omaggio ricevuti dall'Udinese Calcio ero stasera allo Juventus Stadium accovacciato proprio a fianco della panchina di Mihailovic. Davvero impressionante la postura e lo sguardo della Laziale Tigre di Arkan . 
La Juventus è tutta nel "modulo Vidal". Come ho detto in più di un occasione è questa la chiave determinante di questa squadra. 
La Fiorentina nel primo tempo non è esistita perchè è stata letteralmente schianta da una Juventus incisiva e capace di coprire ogni zona del campo con tempi di reazione brevissimi. La Juve deve cercare di sfruttare questa enorme esuberanza fisica unita alle geometrie di un pressing fatto sempre con 3 uomini a pochi metri dal portatore di palla per chiudere le partite. Alla fine del primo tempo se i gol fossero stati 4 o 5 nessuno avrebbe avuto nulla da dire. Il tecnico viola faceva avanti e indietro dalla panchina rassegnato ma furente verso i suoi . Alla Juve è però mancata la lucidità sottoporta e questo limite è il motivo che non la rende ancora credibile per competere per la vittoria finale, a meno che alla frenesia nelle conclusioni si sostituisca presto un pizzico di cinismo che cambierebbe alla grande la prospettiva dei risultati . 
Questa sera ho visto un sontuoso Vidal fino al 70esimo e giocatori di ottimo livello tecnico e fisico come Lichsteiner, Barzagli e Marchisio per tacer del solito eccellente Pirlo e del diliviesco Simone Pepe , motorino inesauribile coi piedi e la lucidità non proprio da Juventus Stadium . 
Un altro limite che può diventare pesante per questa Juve è l'attendismo di Conte nel prendere provvedimenti in progress. Allo stadio appariva evidente che dopo un ora la benzina era finita e che Vucinic aveva deciso che era ora di camminare per il campo. Grazie a dio Matri ha chiuso il conto proprio sotto lo spicchio dei viola con eccellente scelta di tempo dopo una discesa di Pepe da calcio dei pulcini. La successiva coraggiosa difesa a 5 ( ! ) ha poi evitato una beffa da teatro dell'assurdo . Il pareggio sarebbe stato un perfetto esempio concreto del detto  "chi sbaglia paga". 
Le prossime 2 partite diranno tanto di questa Juve . Il match di stasera mi ha detto che Sinisa Mihailovic meriterebbe più rispetto dalla sua gente. La squadra , per quanto limitata da un punto di vista caratteriale e agonistica , esprime a tratti scambi di elevato tasso tecnico con una costruzione del gioco di alto livello. Peccato che manchino le palle , come quelle d'acciaio del Conducator della città dell'Arno. 
A proposito, come al solito la pletora di tifosi fiorentini presenti non si son fatti come al solito mancare nulla , dall'inno contro i morti dell'Heysel fino agli insulti a Scirea, a Fortunato e ai ragazzi della Primavera deceduti tragicamente a Vinovo. Complimenti sinceri alla sportività dei tifosi viola, un vero vanto per la città e per l'intero calcio italiano. A proposito : quelli di Sky se ne sono accorti ?

- Bertino O'Spruzzatore -

lunedì 24 ottobre 2011

Palle mancate


Per la prima volta in sette giornate di campionato la Juventus ha subito il gioco dell'avversario rischiando nel finale di perdere la partita . 
Il Genoa ha indubbiamente meritato il pareggio scendendo in campo a viso aperto senza paura e con la voglia di fare gioco nonostante interpreti di non eccelsa qualità tecnica . 
Per la Juventus, nonostante il carattere e l'esser andata due volte in vantaggio , il motore dei nostri si è spento a 20 minuti dal gong come fossero colti da improvvisa ma cosciente amnesia. 
La Juve non ha vinto perchè ha pensato in anticipo di portare a casa il risultato smettendo di giocare la partita per condurla. La Juventus attuale non può permettersi di pensare di vincere facendolo col minimo risultato. La squadra è troppo acerba per pensare di gestire il controllo e gli interpreti difensivi sono quelli dei disastri dell'ultimo anno. Lasciarli scoperti dal pressing di centrocampo ne evidenzia i limiti tecnici. Gli errori di Chiellini sono di una gravità assoluta. Un giocatore di 27 anni , nazionale italiano e presunto grande difensore commette delle ingenuità al limite dell'impudenza. All'indegna prestazione dello stopper trasformato terzino si è aggiunto uno Storari per la prima volta arrugginito e insicuro da quando veste la casacca bianconera. Il pareggio dell'Airone è un bel concorso di colpa , i 2 punti persi andrebbero scalati dallo stipendio dei due "fenomeni". 
Guardando la partita l'impressione netta è che giocando con le due punte mancando Vidal a questa squadra vengano meno quelle caratteristiche che hanno illuminato molte delle prestazioni sin qui fornite: il dominio della metà campo , gli inserimenti di Marchisio e , a turno , di uno degli esterni. Col Genoa , nonostante un illuminante Pirlo e un impeccabile Matri sono mancate le occasioni per chiudere la partita con un doppio vantaggio. E' li che bisognerà cambiare marcia. Le rimonte all'85esimo sanno di recente passato. Troppo brutto per essere vero . 
Per dimenticare in fretta , soprattutto per non pensare troppo all'accaduto , il calendario aiuta Conte e soci con la sfida coi viola di inizio settimana, probabilmente con Del Piero titolare dal primo minuto e il montenegrino in versione minore a rifiatare in panchina. Perchè per vincere queste partite , in senso assoluto , non possono mancare le palle a chi bruca l'erba dell'agibile e bellissimo Juventus Stadium.

- Bertino O'Spruzzatore -

giovedì 20 ottobre 2011

Licenziamento per giusta causa



La giusta causa si configura al verificarsi di un inadempimento del lavoratore talmente grave da non consentire  la prosecuzione, anche solo provvisoria, di quel vincolo fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore che costituisce il presupposto fondamentale per la sussistenza del rapporto di lavoro subordinato. Il licenziamento per giusta causa costituisce l'ipotesi estrema di licenziamento alla quale è legittimo fare ricorso solo come "extrema ratio": quando, cioè, nessun altro rimedio tutelerebbe adeguatamente gli interessi del datore.



L'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori afferma che il licenziamento è valido se avviene per giusta causa o giustificato motivo.
In assenza di questi presupposti, il giudice dichiara l'illegittimità dell'atto e ordina la reintegrazione del ricorrente nel posto di lavoro. In alternativa, il dipendente può accettare un'indennità pari a 15 mensilità dell'ultimo stipendio, o un'indennità crescente con l'anzianità di servizio.
Il lavoratore può presentare ricorso d'urgenza e ottenere la sospensione del provvedimento del datore fino alla conclusione del procedimento, della durata media di 3 anni.
Nelle aziende che hanno fino a 15 dipendenti, se il giudice dichiara illegittimo il licenziamento, il datore può scegliere se riassumere il dipendente o pagargli un risarcimento. Può quindi rifiutare l'ordine di riassunzione conseguente alla nullità del licenziamento. La differenza fra riassunzione e reintegrazione è che il dipendente perde l'anzianità di servizio e i diritti acquisiti col precedente contratto (tutela obbligatoria).




lunedì 17 ottobre 2011

Sublimazioni Mazzoniane




Quando un'aspirante grande squadra scende al Bentegodi per affrontare i gialloblù clivensi dovrebbe sempre tenere a mente le lezioni tecnico tattiche del mago di Ascoli , il romanissimo Carletto Mazzone. Il sanguigno tecnico exex ex ex di tutta la provincia italiana sembra essere entrato nella storia del club veronese pur non essendone mai stato alla guida . I Veneti si difendono ,mordono , cercano il contropiede e in generale menano . La grinta presunta si trasforma in cattiveria pura , quasi al limite dell'umana stronzaggine , vedasi la gomitata di Cesar su Vidal e i pochi , anzi nulli complimenti riservati ai nostri nei 95 minuti di gara dai 9 picchiatori + Pellissier e il bravo portiere Sorrentino . Più che il cuore oltre l'ostacolo il buon Chievo mulina i garretti in stile Pablo Montero, palla o gamba senza tanti complimenti e sa perder tempo con maestria sudamericana , anzi maestria dei dilettanti della vecchia serie C2 italiana . Il ricordo del calcio fluttuante del primo Delneri è ormai stivato nella soffitta più scura della galleria ricordi. Il Chievo di oggi è una banda di concreti randellatori pronta al contropiede immediato e costruita sui raddoppi difensivi e la stretta marcatura dei centrocampisti avversari. Una gabbia martensitica tesa alla distruzione del gioco altrui più che all'offesa. Anche con questo si spiega la longevità sportiva di gente come Pellissier ,Sardo e Morero, gente da media serie b , se anche . Complimenti a Di Carlo e alla società gialloblù, dieci anni di Serie A non sono poi cosa così banale. 
La Juve . Personalmente non sono deluso dal risultato nè dall'ostinazione con cui si è cercata la vittoria. Nella costruzione della casa bianconera le cose finora più riuscite sono la protezione del centrocampo verso la difesa , il possesso palla ripetuto e la coordinazione del pressing nella metà campo altrui. Manca precisione nell'offendere. Siamo una squadra di spadisti che non temono l'assalto e a "noantri" non manca la cattiveria ma piuttosto la coordinazione per finire l'avversario a fine pedana . In particolare è evidente che manca la pericolosità balistica dei laterali offensivi , sia nel saltare l'uomo che nel concludere. Se gli interpreti protempore cambiano pelle e marcia questa squadra puo' ambire davvero allo scudetto perchè in pochi mesi ha cancellato le sue paure e ha messo in campo vera voglia, sacrificio e convinzione . Manca poco , quel poco che risponde al nome di Lavezzi o diArmero , gente che farebbe di Conte un allenatore vincente e un uomo felice.


- Bertino O'Spruzzatore - 

mercoledì 12 ottobre 2011

Sala Travaglio


No, tranquilli, non è morto l'amato(?) giornalista(?) e gli hanno dedicato una sala comunale come a Garibaldi o Mazzini, ma è il luogo in cui ora si trova il nostro caro Nice.
Ad ore, ma che dico, a minuti, o meglio a secondi nascerà il suo erede.
In questo spazio si terrà un filo diretto con la zona degli avvenimenti.

venerdì 7 ottobre 2011

Le vette del tifo


Chi non ha mai acquistato un prodotto a marchio Juve non può dirsi uno juventino vero. Un caffè o una tazzina o barattoli di biscotti o un pigiama o una maglietta o spilla o cravatta o pantofole da casa. Insomma chi non ha mai fatto cadere la propria scelta su un prodotto a marchio Juve piuttosto che uno analogo, ebbene può in cuor suo definirsi tifoso della Signora?? 
Io credo di no e apro il dibattito ...

P.S.: se è clone chiudetelo

giovedì 6 ottobre 2011

Il punto sulla minkia-premier

Molti di voi partecipano a questo entusiasmante gioco fin dall'inizio, quando il nostro beneamato Fondatore, U'carca, ebbe la brillante idea di porci in competizione in quello che è definito da molti il campionato meno inglese del mondo. Dove a farla da padroni sono in prevalenza giocatori stranieri, perchè si sa che il calcio è nato in terra di Albione. Scusate questa breve divagazione, utile solo addirvi (una parola cit.) che la mia partecipazione è puramente riempitiva, essendo noto che ho fatto voto di castità, che significa in questo gioco che non userò mai la famigerata Wild-card. Questo per un principio puramente sportivo che vede ogni partecipante usare un budget stabilito di 100 fantamilioni di pounds sonanti. Una volta spesi per fare la squadra occorre far quadrare anche i conti, con acquisti e cessioni mirate rispettando sempre la cassa e il numero di trasferimenti che di volta in volta è possibile effettuare. Mi sono dilungato per dirvi che quest'anno faccio il tifo per la fortissima formazione di Mister Mark'O e la sua FC Kanederli 1869 che è saldamente al comando. Dei nostri da segnalare il Fondatore che con pochissimi punti totali fatti si ritrova in alto classifica e non voglio con questo dire che c'è del marcio ma una certa puzzetta si avverte. Forse l'ha sganciata il Sarchiapone che senza rendersene conto si trova messo anche meglio. 
Per i meno svegli seguite le frecce vi aiuteranno a capire meglio.
Chiunque dovesse sentirsi offeso nell'intimo ha la facoltà di richiedere smentita e/o rettifica immediata nelle 48 ore successive. Passato tale periodo la Direzione si riterrà sollevata da qualsiasi responsabilità, civile, penale e condominiale.

Un buon campionato a tutti noi e ... che vinca il Kanederlo

mercoledì 5 ottobre 2011

Come SenzaSenso

In questi giorni su VS, come spesso capita, c'è stato uno scontro dialettico tra chi apprezza i post di SS e chi no. Ora non è mia intenzione, in questa sede, di proseguire la diatriba ma raccontarvi di ciò che mi ricorda leggere le "esternazioni" di SS.
Quando ero ragazzetto, parliamo dei primi anni '80, nel campetto, lo chiamavamo "piazzale" in quanto era una distesa di ghiaia delimitata da quattro strade, dove giocavo a pallone con gli amici, c'era sempre un vecchietto seduto sulle panchine. Era uno dei primi "nonni vigile", in quanto vi era la scuola elementare li vicina, e che io stesso avevo frequentato. Per la cronaca era una ex prigione austriaca.
Ogni giorno, sia col sole che col brutto tempo, io ed io miei amici giocavamo a pallone: una porta fatta da due alberi ed una da due maglie della tuta o maglioni, pallone "yashin"  color cacchina di gomma dura e quasi sempre sgonfio. Le partite duravano circa 2 ore e poi tutti a casa a far i compiti.
Con l'arrivo del "nonno vigile" invece finita la partita ci si fermava sulla sua panchina a parlar di calcio. Non ricordo il suo nome, forse non lo ha mai detto, ma ricordo che aveva sempre addosso un pastrano portato in maniera elegante, come lo era nei modi. Ci disse che era di Milano e che da giovane aveva giocato nelle giovanili dell'Inter e da alcuni anni si era trasferito nella nostra città. Ricordo la sua voce lieve ma decisa allo stesso tempo, leggermente roca, interrotta spesso da colpi di tosse asmatica. 
Non so quanti anni avesse, ma era bello ascoltarlo. Ci raccontava del grande Torino, della Juve di Boniperti, del Milan di Rocco e dell'Inter di Herrera. I suoi racconti erano epici e sembrava che quelle partite le avesse giocate lui, da quanto era avvincente la narrazione. Noi per quell'ora del suo racconto stavamo in silenzio, incantati da tali ricordi. Poi quando erano le quattro tornava a fare il "vigile" e se ne tornava a casa.
Venne li per molti anni, io poi mi trasferii e non lo vidi più, ma mi è rimasta indelebile nella memoria la sua figura e la sua voce. Probabilmente sarà morto, ma di fatto è vivo in me, nei miei ricordi.
Ieri, dopo molto tempo, mi è tornato in mente e nei racconti di SS l'ho rivisto ed ho capito, perché al di là della sua grammatica e punteggiatura, lo seguo sempre anche se delle volte in disaccordo con le sue tesi: mi fa ritornar ragazzo in cui vigeva il rispetto per gli anziani e la loro saggezza.
Addio Nonno Vigile.

- G.T. -

martedì 4 ottobre 2011

lunedì 3 ottobre 2011

Abbiamo vinto ...

Consoliamoci ... su coraggio .. lo so che è dura .. ma passerà anche questa e presto torneremo a scannarci per una sconfitta o due punti buttati al vento ... perché mai come in questi tempi post calciopoliani siamo stati una tragedia di popolo bianconero che fu un tempo coeso e glorioso. Una diaspora che senza un Mosé come si deve durerà a lungo visto che si è sempre su posizioni diverse. E ai commenti pepati di taluni dedico questo:

Malloreddus coi ceci e un filino d'olio d'oliva

mentre a chi se la ride questo bel piatto di gnocchi al ragù

su gentile concessione del blog

Luce Bianconera


Ci sono partite che cambiano una stagione. La vittoria col Milan è una di queste partite . 
La Juventus di Conte sboccia come un tulipano fuori stagione e acciuffa i tre punti nei minuti finali di una sfida che ha visto i campioni d'Italia semplici sparring partner di una serata bellissima per il cielo bianconero di Torino. 
La Juve c'è , in tutte le parti del campo e non trema mai di fronte al moloch svedese, unico spaventapasseri dello sbiadito squadrone rossonero . 
Due dati di massima: la Juve ha fisico e organizzazione, ha spirito e movimenti che stanno cercando la giusta automazione , soprattutto nel modulo a centrocampo folto , per non dire a punta unica. Quello che manca è la precisione e la lucidità sotto porta. L'impressione è che i nostri vogliano entrare in porta col pallone . Conte lo sa e ci lavorerà . La difesa con Chiellini terzino sinistro prende fisicità e libera lo svizzero sulla corsia opposta per compiti anche offensivi. Ancora una cosa buona : niente dogmi sugli schemi , giocano i migliori . 4-2-4 o 4-1-4-1 sono paranoie da giornalai , cosa conti l'intensità nel campionato italiano lo dimostrano le partite come quelle di stasera , e chi ha un pò di memoria di Juve di certo non può non saperlo. 
Dove arriverà questa squadra ? Visti i precedenti son giusti i fari spenti. Quel che appare agli occhi di tutti è che la squadra fa la partita chiunque sia l'avversario. E questa è già un buon viatico per il futuro . Dovevamo vincerla e l'abbiamo portata a casa . Adesso sotto col Chievo pensando a un solo obiettivo : vincere . 

- Bertino O'Spruzzatore -